martedì, Dicembre 12, 2023
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Protesta e lite in consiglio comunale, Pd: “atteggiamenti indegni e da censurare”

(Sesto Potere) – Forlì – 12 dicembre 2023 – «Durante una sospensione della seduta di ieri del Consiglio comunale», dichiarano in una nota i consiglieri del Partito Democratico, «siamo stati, nostro malgrado, testimoni di atteggiamenti aggressivi intercorsi tra il consigliere della maggioranza Lauro Biondi e la Presidente del Consiglio comunale Ascari  Raccagni. Si tratta di comportamenti indegni non solo di un Consiglio comunale ma di qualsiasi consesso civile, verificatisi all’apice di una discussione che presto è travalicata dalle parole ai fatti, richiedendo addirittura l’intervento dell’agente di Polizia municipale presente in aula per placare gli animi ed evitare che la situazione degenerasse».

Con riferimento alla “accesa discussione” andata in scena in aula tra Lauro Biondi (che rimarcava non si dovesse mettere a votazione un emendamento non ammissibile a parere della Ragioneria comunale) e la stessa Ascari  Raccagni all’atto della presentazione di alcuni emendamenti a una delibera da parte del capogruppo del Pd Soufian Hafi Alemani (nella foto in alto).

«Se è vero che è sempre ammissibile esprimere opinioni difformi e anche confrontarsi con franchezza e persino con leale asprezza», continuano i Dem, «altrettanto vero è che il confronto deve sempre restare sul piano dialogico e delle idee. Pertanto non vorremmo mai più, e per nessun motivo, assistere a episodi gravi e unanimemente censurabili come quelli di ieri».

«Ricordiamo infatti che coloro che ricoprono ruoli pubblici, come quello di Presidente della Commissione speciale sull’emergenza alluvione Biondi e di Presidente del Consiglio, devono dimostrare un senso di responsabilità maggiore rispetto ai cittadini che hanno l’onere e l’onore di rappresentare, dimostrando all’opposto sensibilità e attenzione nel rapporto con l’altro e rispetto per le Istituzioni»: aggiunge il gruppo comunale del Partito Democratico.

«Ci chiediamo come mai il Sindaco, che era presente in aula al momento dei fatti», concludono i Dem, «non abbia fatto nulla né sia intervenuto successivamente, alla ripresa delle attività del Consiglio, per condannare il grave episodio accaduto sotto gli occhi di tutti i consiglieri».