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Policlinico Sant’Orsola: software di A.I. per rendere più efficace la diagnosi precoce del tumore al polmone

(Sesto Potere) – Bologna – 18 marzo 2024 – Un software di intelligenza artificiale per rendere più efficace ed efficiente la diagnosi precoce del tumore al polmone. Si chiama “Deep Lung” ed è un programma basato su algoritmi di Deep Learning sviluppato dalla fondazione catalana Eurecat per monitorare, sulla base di Tac polmonari effettuate sui pazienti, ad esempio coloro che si sottopongono a uno screening, i noduli sospetti e valutarne i cambiamenti, al fine di rilevarne con maggiore accuratezza e in tempi più brevi l’eventuale malignità, e contribuire in questo modo alla diagnosi tempestiva del tumore.

Grazie a un accordo siglato tra la Regione Emilia-Romagna, la Fondazione Eurecat e l’Irccs Policlinico di Sant’Orsola, il software sarà sperimentato a Bologna e alla Clinica universitaria di Barcellona a partire dal prossimo mese di giugno, per determinare l’impatto che il programma potrebbe avere sul processo di diagnosi precoce e screening del cancro al polmone, con conseguenti benefici per la tutela della salute dei pazienti.

L’obiettivo, al termine della sperimentazione, è istituire un servizio innovativo e gratuito, a disposizione di tutte le strutture sanitarie pubbliche dell’Emilia-Romagna.

La capacità di calcolo necessaria sarà offerta, gratuitamente, dal supercomputer Margherita, che la Regione ha acquisito con un finanziamento di 3,5 milioni di euro del Fondo per lo sviluppo e la coesione (Fsc), con l’obiettivo di consentire alle Pubbliche amministrazioni e alle Aziende sanitarie del territorio di avvalersi delle potenzialità delle nuove tecnologie.

sant orsola bologna

L’accordo tra l’Amministrazione regionale, Eurecat e l’Irccs Policlinico di Sant’Orsola di Bologna, è frutto di un importante e positivo progetto di cooperazione territoriale europea tra l’Emilia-Romagna e la Catalogna con il progetto “Digital Transformation for Regions – “DT4Regions”, di cui l’Emilia-Romagna è capofila, finalizzato alla creazione di una piattaforma europea per le Regioni per abilitare soluzioni collettive di intelligenza artificiale e Big Data.

Una collaborazione sancita dall’intesa firmata nel 2022 a Bologna, nella sede della Regione, dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e dal presidente della Generalitat de Catalunya, Pere Aragonès i Garcia. Grazie alle competenze dell’Emilia-Romagna e del Policlinico Sant’Orsola, e all’impegno di Eurecat, che fornirà il software gratuitamente, la sperimentazione non comporterà oneri finanziari per l’Emilia-Romagna.

Il progetto “Deep Lung”
Il progetto “Deep Lung” ha l’obiettivo di testare un software innovativo per la diagnosi precoce del cancro ai polmoni che implementa architetture di più algoritmi interconnessi di Intelligenza artificiale (apprendimento convoluzionale siamese) progettati per incrementare l’efficienza e la tempestività della diagnosi del cancro al polmone, semplificando il monitoraggio di noduli sospetti rilevati attraverso la tomografia assiale computerizzata (Tac) e rendendone più preciso ed attendibile il confronto. Il nodulo rilevato tramite Tac, infatti, viene sottoposto a controllo e l’intelligenza artificiale ne analizza dettagli fisici e potenziale crescita – possibile sintomo di tumore maligno – così da accelerare un’eventuale diagnosi. La sperimentazione, una delle più complesse, per quanto riguarda l’intelligenza artificiale, mai realizzate in Italia in campo sanitario, mira nei prossimi mesi a comprendere come le tante reti neurali che compongono il software, sono in grado di apprendere, supportando via via con sempre maggiore accuratezza i radiologi e gli oncologi fra le due sponde del mediterraneo.

Il progetto è frutto della collaborazione tra le direzioni generali Risorse, Europa, istituzioni e innovazione e Cura della persona, salute e welfare della Regione Emilia-Romagna, dell’Irccs Policlinico di Sant’Orsola, che effettuerà la sperimentazione avvalendosi del patrimonio di dati e scansioni polmonari di cui la sanità pubblica regionale dispone, e della Fondazione Eurecat, che ha elaborato e che fornirà il software. A sottoscrivere l’accordo che dà il via alla sperimentazione, il direttore generale alle Risorse, Europa, innovazione e istituzioni della Regione Emilia-Romagna, Francesco Raphael Frieri, il direttore generale alla Cura della persona, salute e welfare, Luca Baldino, la direttrice generale dell’Irccs Policlinico di Sant’Orsola, Chiara Gibertoni, e Xavier López Luján, director general corporativo y de operaciones Eurecat.

La Fondazione Eurecat
Eurecat – Centre Tecnològic de Catalunya è una Fondazione privata senza scopo di lucro il cui obiettivo è contribuire efficacemente al miglioramento della competitività e dello sviluppo tecnologico e sostenibile delle imprese e al benessere dei cittadini e della società. La Fondazione è leader del Centro di innovazione nelle tecnologie dei dati e nell’intelligenza artificiale – CIDAI, che promuove l’innovazione basata su Ai e Big data in Catalogna.

Il commento
“Diagnosi precoce e tempestività delle cure sono fondamentali in oncologia, perché possono salvare vite- sottolineano gli assessori alle Politiche per la salute, Raffaele Donini, e alla Cooperazione europea, Paolo Calvano-. Sotto questo profilo, l’intelligenza artificiale e l’analisi dei Big Data possono rappresentare un supporto prezioso per le attività di diagnostica, per rendere sempre più precise e tempestive le decisioni cliniche e contribuire a un miglioramento degli esiti di salute dei pazienti. La sperimentazione del progetto ‘Deep Lung’- proseguono gli assessori regionali- rappresenta un’occasione importante di collaborazione internazionale per validare una tecnologia innovativa in grado di accrescere la qualità dei servizi pubblici erogati in ambito sanitario. Tutto ciò è stato possibile grazie alle competenze delle persone già presenti in Regione e nel Policlinico Sant’Orsola. È anche attraverso la cooperazione tra istituzioni e centri di ricerca, la disponibilità in mano pubblica di tanti dati, lo scambio di saperi e competenze, che possiamo essere in grado di affrontare le nuove sfide cui è chiamata la sanità pubblica”.