venerdì, Febbraio 9, 2024
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Ferrara, commemorato Giovanni Palatucci, il funzionario di Polizia che salvò dal genocidio molti ebrei

(Sesto Potere) – Ferrara – 9 febbraio 2024 – Il 10 febbraio ricorre il 79° anniversario della morte di Giovanni Palatucci, già Questore di Fiume, deceduto nel 1945 nel campo di concentramento di Dachau, Medaglia d’Oro al Merito Civile e riconosciuto “Giusto tra le Nazioni” per aver salvato dal genocidio molti ebrei.

Nella mattinata odierna, in memoria del Funzionario di Polizia, il Questore di Ferrara, Dr. Salvatore Calabrese, ha deposto una corona di alloro nel piazzale della Caserma Bevilacqua sede della locale Questura dove si trovano un ulivo e una targa a lui dedicati. “in memoria di Giovanni Palatucci Questore Reggente di Fiume morto nel campo di concentramento di Dachau il 10.02.1945- Giusto tra le Nazioni”.

Alla cerimonia erano presenti, il Prefetto di Ferrara Dr. Massimo Marchesiello, il consigliere provinciale Colaiacovo Francesco, l’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Ferrara dott.ssa Cristina Coletti, il Presidente della Comunità Ebraica dr. Fortunato Arbib, la dott.ssa Alessandra Roncarati del Meis, Don Claudio Vannetti parroco della Chiesa del Gesù, i vertici locali dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, dei Vigili del Fuoco, una rappresentanza dell’A.N.P.S. e gli studenti della V D, accompagnati dal dirigente scolastico dott.ssa Emilia Dimitri, dell’Istituto Tecnico Economico Bachelet di Ferrara.

Palatucci nacque a Montella (AV) il 31 maggio 1909. Avvocato, non esercitò la professione forense per intraprendere la carriera nell’Amministrazione della Pubblica Sicurezza e fu assegnato a Genova come Vice Commissario. Dal 15 novembre 1937 fu responsabile dell’Ufficio Stranieri della Questura di Fiume, adoperandosi a favore degli ebrei e dei perseguitati politici e razziali e nominato successivamente Questore reggente. In 7 anni, salvò da sicura deportazione e morte molti ebrei stranieri e italiani.

Il 13 settembre 1944 fu arrestato e ristretto nel carcere Coroneo di Trieste e sottoposto a tortura presso la risiera di San Sabba. Il 22 ottobre successivo fu deportato, quale prigioniero politico, nel lager di Dachau in Germania, dove morì per gli stenti e le vessazioni subite, il 10 febbraio 1945, a soli 36 anni.

L’organizzazione storica dell’iniziativa è stata curata dalla Professoressa Anna Maria Quarzi direttrice dell’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara.