giovedì, Febbraio 22, 2024
HomeBolognaDisastri ambientali, Fedagripesca Confcooperative: "Il comparto agricolo il settore più colpito"

Disastri ambientali, Fedagripesca Confcooperative: “Il comparto agricolo il settore più colpito”

(Sesto Potere) – Roma, 22 febbraio 2024 – “La fotografia scattata dallo studio Censis-Confcooperative conferma ancora una volta le gravi perdite subite dall’agricoltura italiana per via dei cambiamenti climatici e che mettono a dura prova la redditività del comparto. È opportuno ribadire ancora una volta quanto sia importante lo strumento delle assicurazioni nel comparto agricolo, che va opportunamente rilanciato dal momento che, proprio mentre gli eventi catastrofali continuano a minacciare le nostre colture, il sistema che doveva incentivare il ricorso alle assicurazioni è arrivato allo stremo senza supportare adeguatamente i produttori”.

Questo il commento – affidato a un comunicato stampa – del presidente di Fedagripesca Confcooperative Carlo Piccinini (nella foto in alto by confcooperativemiliaromagna.it) che svolge un’analisi dei dati sul cambiamento climatico e le emergenze ambientali resi noti dal focus Censis – Confcooperative.

Uno studio dal quale emerge come sia il comparto agricolo il settore più colpito dai disastri ambientali, “con una perdita netta di 900 milioni di euro tra il 2022 e il 2021, con una contrazione in valore dell’1,5%”.

“I mutamenti climatici – aggiunge Piccinini – hanno inoltre favorito negli ultimi anni la diffusione nelle aree mediterranee di insetti cosiddetti alieni. L’Agenzia Europea per l’Ambiente ha stimato un trend di circa 8 specie aliene ogni anno, in grado di provocare danni importanti alle coltivazioni europee”.

“Migliaia di produttori, dall’Emilia-Romagna al Trentino, non sanno come difendere le piante perché non esistono al momento alternative valide. Proprio per fronteggiare tale problema, la federazione sta lavorando attivamente affinché il Ministero della Salute autorizzi il rinnovo delle deroghe all’utilizzo di sostanze il cui uso potrebbe presto venir vietato in tutta Europa”: conclude il presidente di Fedagripesca Confcooperative.