(Sesto Potere) – Bologna – 15 maggio 2024 – Come ogni anno, il 9 maggio “Giornata dell’Europa”, Confesercenti Emilia Romagna assieme ai partner di “Vitrines d’Europe”, ha festeggiato in contemporanea la “Giornata Europea del Commercio di Prossimità”. Per Economia di prossimità si intende l’ecosistema costituito dalle imprese del commercio, del turismo, della ristorazione, del ricettivo, dei servizi, dell’artigianato e dell’artigianato artistico.
Sono passati più di settant’anni da quella storica dichiarazione di Robert Schuman che diede origine al processo di integrazione europea, ma gli ideali di pace e unità sono ancora oggi più che mai attuali e da salvaguardare, viste le insidie, le turbolenze e una vera e propria guerra che è arrivata a lambire i confini dell’Unione.
Confesercenti Emilia Romagna, rappresentando in gran parte piccole imprese del commercio di prossimità è orgogliosa di unirsi alle celebrazioni della “Giornata dell’Europa”, consapevole del ruolo sociale, relazionale, di sostenibilità e coesione territoriale che il commercio locale rappresenta e che caratterizza la qualità della vita delle città europee.
Ma questi valori sono a rischio e mai acquisiti per sempre.
Basti pensare che anche in Emilia-Romagna, regione che ha sempre avuto una rete commerciale diffusa e di qualità, assistiamo a un forte processo di ristrutturazione della rete distributiva che ha visto negli ultimi dieci anni una notevole riduzione della base imprenditoriale, con un saldo negativo di quasi 7.000 imprese (- 14,6%): una sorta di decimazione del settore, che ha colpito soprattutto le piccole imprese, spesso in forma individuale.
La situazione è ormai preoccupante in Italia e in Europa (dove il commercio al dettaglio rappresenta l’11,5% del valore aggiunto e impiega direttamente oltre 29 milioni di persone).
“Per quanto riguarda la nostra regione, un’occasione per rafforzare il commercio di prossimità è l’attuazione della recente Legge regionale 12/2023 sull’economia urbana che, assieme ad interventi di livello nazionale più volte richiesti come quelli sui canoni di locazione dei negozi e sul ripristino di una leale concorrenza col commercio online, potrebbero migliorare la condizione delle piccole imprese del commercio locale”: spiega Confesercenti Emilia Romagna.
Anche per queste motivazioni, Confesercenti ha sostenuto e sostiene il progetto di “Costituzione della Capitale Europea del commercio locale” che dovrebbe pienamente realizzarsi nel corso del 2024.