martedì, Giugno 11, 2024
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Bartolini (FdI):  “la ricetta della sinistra per la sanità regionale è un danno per i cittadini”

(Sesto Potere) – Forlì – 3 dicembre 2023 – “Lo sosteniamo da mesi: la strada intrapresa dalla sanità emiliamo-romagnola è non solo fallimentare ma soprattutto dannosa tanto per i cittadini quanto per gli operatori del settore, dai medici agli infermieri. E i nodi adesso vengono al pettine tanto che oggi ha preso posizione analoga alla nostra anche la FIMMG (Federazione Italiana Medici di Medicina Generale). La burocrazia sta letteralmente soffocando l’attività dei medici di base che, ormai, sono costretti a prendersi cura più delle carte che dei pazienti, mentre i nuovi CAU e il nuovo assetto della Guardia medica in partenza non faranno che peggiorare il servizio offerto ai cittadini, in particolare quelli che vivono lontano dai grandi centri abitati e dalle principali strutture sanitarie. La “Rivoluzione” messa in campo dalla sinistra significa meno medici, meno risorse e meno cura per il malato. Ben venga lo stato di agitazione paventato dal FIMMG riminese: bisogna dire no a questo scempio”.

Così Luca Bartolini, ex consigliere regionale e dirigente di Fratelli d’Italia Forlì-Cesena, sul tema della Rriforma dell’emergenza-urgenza in Emilia-Romagna. 

“La Regione spaccia i nuovi CAU come la panacea di tutti i mali e intanto chiude i Pronto Soccorso sul territorio – incalza Bartolini -: ma in questo modo non si tutela la salute dei cittadini che vivono lontani dalle strutture sanitarie principali. I CAU non sono né dei Pronto Soccorso ne dei Punti di primo Intervento ma nessuno, a parte noi, lo sta dicendo ai cittadini che si troveranno con una struttura ibrida, inefficace e che li costringerà a fare decine di km in caso di un’emergenza”.

“E che dire della Guardia Medica “senza medico”? Chi si rivolge alla guardia medica ha una necessità di tipo sanitario, magari urgente: la regione pensa di delegare la prima valutazione telefonica a una segretaria che poi, eventualmente, smisterà ai medici sul territorio? Con quale competenza e autorevolezza verranno valutati i sintomi descritti? E se venissero sottovalutati che ne sarebbe della salute o peggio, della vita del paziente? E intanto i medici che lavorano sono sempre più sommersi di burocrazia, certificati e da una piattaforma SOLE così inefficiente che fa perdere ore dopo ore. Di questo passo non sarà una risata che ci seppellirà, ma la carta bollata di questi burocrati di un PD sempre più scollegati dalla realtà”: conclude Luca Bartolini.