(Sesto Potere) – Bologna – 8 ottobre 2025 – A seguito delle prime operazioni di cantiere, propedeutiche all’arrivo dei tralicci di Pisa, – quali la rimozione dei basoli e la verifica degli impianti sotterranei come le tubature fognarie -, i sistemi di controllo e monitoraggio attivi sulla torre hanno rilevato una rotazione della Garisenda verso Via Zamboni più marcata rispetto alla deformazione attesa per effetto della temperatura. Questo movimento si è confermato anche nei mesi successivi.
Lo evidenzia in una nota il Comune di Bologna.
Gli esperti hanno approfondito l’analisi, rilevando come questo spostamento non sia causato solo dalle condizioni ambientali, ma collegato a un assestamento delle fondazioni della torre, probabilmente influenzato dagli interventi in corso. L’analisi dei dati, integrata da report giornalieri sulle condizioni ambientali durante le operazioni di cantiere, indica che il movimento rappresenta un «ringiovanimento» rispetto alla deriva annuale consolidata.
Questo movimento, seppur positivo negli effetti, impone di procedere con la massima cautela, comportando la maggiore probabilità di attivare azioni preventive e correttive già previste a livello progettuale, ma non ipotizzate con la frequenza che lo scenario attuale suggerisce. Pertanto si procederà ad un aggiornamento del cronoprogramma, che rifletta le nuove esigenze emerse.
Domani, giovedì 9 ottobre, una delegazione di tecnici del Comune e del gruppo di esperti al lavoro per la messa in sicurezza della Garisenda, sarà al Ministero della Cultura per illustrare e discutere i dati emersi dal monitoraggio e condividere l’aggiornamento del cronoprogramma relativo alla prima fase di interventi (rientranti nel quadro dei lavori finanziati dal PNRR), in grado di garantire che la messa in sicurezza proceda in modo sicuro, efficace e compatibile con i vincoli di finanziamento europei.