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Terremoto in Romagna del 18 settembre, ok governo a stato di emergenza nazionale e fondo di 6.000.000 di euro

(Sesto Potere) – Roma – 3 novembre 2023 – Il 18 settembre scorso, il territorio dell’Emilia-Romagna è stato interessato da una serie di scosse di terremoto, in particolare la provincia di Forlì-Cesena, con epicentro in comune di Marradi (Firenze), di magnitudo locale pari a 4.8 e profondità stimata di 8.4 km.

 I comuni interessati sono stati Tredozio (nella foto in alto il municipio lesionato) , Rocca San Casciano, Castrocaro Terme e Terre del Sole, Modigliana, Portico e San Benedetto, Premilcuore, Dovadola, Galeata, Predappio, Meldola, Bertinoro (in provincia di Forlì-Cesena), Brisighella e Casola Valsenio (Ravenna), e Borgo Tossignano (in provincia di Bologna).

Sono stati attivati immediatamente interventi urgenti di supporto per la rilevazione dei danni e l’assistenza alla popolazione. 

E in seguito alle verifiche dei Vigili del fuoco e delle segnalazioni pervenute, sono state attivate sin da subito squadre di tecnici esperti della Regione, a supporto delle ricognizioni, in primo luogo sugli edifici strategici dei comuni colpiti. Sulle 205 verifiche di agibilità effettuate, 94 edifici sono risultati inagibili, 60 agibili e i rimanenti parzialmente o temporaneamente inagibili.

L’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile dell’Emilia-Romagna nei giorni del terremoto ha assicurato il proprio intervento operativo, raccordandosi con il Dipartimento nazionale della Protezione Civile, le Prefetture – Uffici territoriali del Governo, i Vigili del fuoco – per gli interventi di soccorso tecnico urgente – e gli enti locali coinvolti. Per supportare lo svolgimento di tutti i lavori, è stato necessario attivare il volontariato di Protezione civile del Coordinamento provinciale di Forlì-Cesena e dei gruppi comunali.

Nei giorni scorsi il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, ha inviato al Governo la richiesta di riconoscimento dello stato di emergenza nazionale per la durata di 12 mesi e la contestuale individuazione delle prime risorse finanziarie necessarie all’esecuzione degli interventi più urgenti e alle attività di assistenza.

Ed oggi la notizia che il Consiglio dei ministri – riunitosi a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Giorgia Meloni, e segretario, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano – su proposta del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare Nello Musumeci, ha deliberato la dichiarazione dello stato di emergenza, per un periodo di dodici mesi, in conseguenza degli eventi sismici verificatisi il giorno 18 settembre 2023 nel territorio dei Comuni di Brisighella, in provincia di Ravenna, Castrocaro Terme e Terra del Sole, Modigliana, Predappio, Rocca San Casciano e Tredozio, in provincia di Forlì-Cesena.

Il governo per le esigenze più immediate comunica di aver stanziato 6.000.000 di euro, a valere sul Fondo per le emergenze nazionali.