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Sanità e carenze di organico. Cisl FP Romagna critica la ‘pronta disponibilità’ degli infermieri e replica a  Carradori 

(Sesto Potere) – Forlì – 23 ottobre 2023 – La Cisl FP Romagna con un comunicato stampa esprime “netta contrarietà” all’utilizzo delle “pronte disponibilità” dei lavoratori del comparto sanitario pubblico (in particolare gli  infermieri) una soluzione che si considera scelta “per nascondere sotto la sabbia il vero problema che è legato agli organici attuali”.

“Noi – aggiunge Cisl FP Romagna – questa reperibilità non la accettiamo per nessuno dei professionisti della sanità. A seguito del blocco delle assunzioni operato dalla politica, per evitare il peggioramento dei conti già in rosso, ancora una volta a pagarne le conseguenze sono gli infermieri che dovranno garantire turni in pronta reperibilità ovunque”.

Questa è la risposta del sindacato alla decisione dell’Ausl Romagna – confermata dal Direttore generale  Tiziano Carradori (nella foto a lato) – di introdurre, a partire da novembre, la pronta disponibilità dei lavoratori del comparto sanitario pubblico – escluso il personale con ruolo amministrativo – anche per i servizi attivi 24 ore su 24 per compensare le carenze di organico.

Carradori

Tecnicamente, l’istituto della “pronta disponibilità” (che è regolata dall’art. 44 del Ccnl integrativo) prevede l’immediata reperibilità del dipendente con l’obbligo di raggiungere nel minor tempo possibile la struttura sede di lavoro.

“Il timore che tutte le promesse fatte dalla politica durante il covid si sarebbero trasformate in illusioni, inizia a concretizzarsi. Gli infermieri sono stanchi, amareggiati ed ora trattati anche come dei pacchi da inviare da una parte all’altra, in un contesto dove è forte il senso di smarrimento nel personale. Tutti sintomi sui quali il datore di lavoro pubblico dovrebbe interrogarsi.”: si lamenta Cisl FP Romagna.

Per la Cisl Fp Romagna “ci sono tante strade percorribili, ad iniziare dalla previsione dell’organico integrativo in grado di rispondere alle assenze improvvise e soprattutto di aggiungere qualità alla cura e all’assistenza, fino ad arrivare alla valorizzazione delle prestazioni rese su base volontaria dai professionisti. Il nostro disappunto non si esaurisce qui, andremo avanti a tutelare il personale infermieristico.
Fanno sapere dal Sindacato”.

Anche la  Uil Fpl con il segretario generale Emilia-Romagna Paolo Palmarini e il segretario organizzativo ravennate Luca Lanzillotti ha criticato il provvedimento.