(Sesto Potere) – Bologna, 10 febbraio 2024 – Una scolaresca di seconda elementare che si sta approcciando alle regole della scrittura è stata ospitata nei giorni scorsi all’interno dell’ufficio postale di via Amatore Sciesa a Bologna. L’obiettivo dell’incontro è stato anche quello di illustrare loro il viaggio di una spedizione.
Protagonisti sono stati gli alunni della seconda elementare della Scuola Steineriana M. Garagnani di Borgo Panigale che si sono recati nell’ufficio postale Bologna 30 accompagnati dalle loro maestre, Daniela e Anna, per spedire, emozionati, il loro primo pacco contenente regali alla loro ex amichetta di classe Edda, andata a vivere lontano.
Ad accoglierli il personale della sede fra cui la direttrice Roberta De Luca. I bambini hanno atteso pazientemente il loro turno e avvicinandosi allo sportello hanno ascoltato attentamente le domande della sportellista, che ha chiesto loro dove doveva arrivare il pacco e in quanti giorni, spiegandogli le diverse tipologie di spedizioni.
“I bambini stanno imparando a scrivere e a usare i segni di interpunzione, abbiamo quindi scritto insieme una lettera a una bambina che fino allo scorso anno era in classe con noi ma che, per motivi famigliari, si è trasferita all’estero – racconta la maestra Daniela Belletti – In questo modo abbiamo esercitato la scrittura, naturalmente a mano, collegandola a uno dei suoi motivi principali di esistenza: quello di poter comunicare con le persone lontane. Oggi si fanno le video chiamate o si inviano i messaggi ma volevamo trasmettere un’esperienza diversa. Ho raccontato del viaggio “vero” che la lettera avrebbe fatto e alcuni di loro mi hanno proposto di andare a spedirla personalmente. Abbiamo quindi accolto la richiesta ed eccoci qui, dopo aver preso il treno siamo arrivati in questo ufficio postale dove siamo stati accolti calorosamente”.
La scolaresca si è mostrata curiosa e attenta verso questo mondo nuovo – “La cosa più bella di questo incontro – racconta la direttrice Roberta De Luca – è che noi, con il nostro lavoro ci approcciamo quotidianamente a problemi e soluzioni, in questa giornata invece abbiamo percepito quanto con il nostro lavoro entriamo nelle vite delle persone, addirittura nei sogni e nelle speranze dei bambini come in questa occasione. Tutto ciò è una consapevolezza che fa bene al cuore”.