mercoledì, Gennaio 3, 2024
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Incidenti di Capodanno e atti vandalici anti-cristiani, Movimento Indipendenza Romagna: massimo rigore e rimpatri

(Sesto Potere) – Forlì , 3 gennaio 2024 – Nel corso della notte del 31 dicembre 2023, durante i festeggiamenti di Capodanno , su tutto il territorio nazionale, Romagna compresa, si sono registrati episodi molto gravi, che hanno messo in pericolo l’incolumità delle persone. 

“Nonostante le Ordinanze Sindacali emesse in numerose Comuni, e nonostante avessimo previsto e temuto la carneficina accaduta, mettendo in guardia anzi tempo i Sindaci del territorio Romagnolo , pochi giorni prima della fine dell’anno, esortandoli a predisporre di concerto con i Prefetti a cui spetta la Direzione del Comitato dell’Ordine e della Sicurezza Pubblica, un capillare e d attenta vigilanza sul territorio, tramite pattuglie dei Corpi di Polizia Locale e delle tre Forze di Polizia. Oggi, denunciamo che non vi è stato nessun controllo su questo ormai conclamato triste rito tribale del lancio dei “botti di fine anno”. Le cronache del giorno dopo dei giornali, ci raccontano di numerosissimi feriti, un bambino di undici anni rimasto cieco da un occhio addirittura di almeno un deceduto, ai quali dobbiamo aggiungere le centinaia di animali terrorizzati e fuggiti dalle loro abitazioni, e ancora peggio i casi di animali seviziati e torturati con i petardi”: affermano in una nota congiunta Daniele Avolio, (nella foto), segretario del Movimento Indipendenza Romagna e Segretario ad Interim della Provincia di Rimini; Antonica Garoia, vicesegretario del Movimento Indipendenza Romagna; Massimo Viroli segretario provinciale di Forlì–Cesena del Movimento Indipendenza Romagna; e Ugo Viola, segretario provinciale di Ravenna dello stesso Movimento.

“Se già non bastasse quanto sopra per delineare il quadro dell’orrore, nel nostro Paese si stanno sempre più verificando di anno in anno anche atti vandalici sui beni pubblici e privati, ma anche e soprattutto la tendenza a vandalizzare i segni del Natale Cristiano come il Presepe. La cronaca ci racconta di episodi eclatanti come quelli di Monfalcone e Muggiò, a cui si sono aggiunti altri casi anche nella nostra Romagna. Come a Lugo di Ravenna, dove il sindaco Davide Ranalli ha dichiarato che i fatti accaduti la sera di Capodanno, sono stati compiuti da chi probabilmente non si è reso conto di avere offeso la Comunità tutta e che sarebbe bene che comprendesse il disvalore di quello che ha compiuto. Noi invece affermiamo che, chi si è reso reo di questi fatti, sia ben conscio di quello che ha compiuto poiché questo è il frutto di intolleranza verso i segni del Cristianesimo e che il buonismo di questi anni ha permesso di svilupparsi, da parte di chi non ha nessuna intenzione integrarsi nel nostro tessuto sociale e a seguire le nostre regole”: aggiungono gli esponenti del Movimento Indipendenza Romagna circa l’episodio degli atti vandalici che nella serata di Capodanno hanno interessato alcune “sfere” natalizie ed anche la statua di Gesù posta nel presepe davanti all’albero del Pavaglione.

“Temiamo che per perseguire il ‘politicamente corretto’ della Sinistra, il nostro paese possa essere destinato ad allinearsi ad altri paesi europei quali Belgio Francia e Germania, dove professare il Cristianesimo è già diventato molto difficile. Riteniamo che la misura sia oltremodo colma, e che sia necessario il rigore nel condannare questi atti. Le istituzioni prendano coscienza del pericolo che si sta correndo applicando le Leggi in materia attivando seriamente lo strumento dei rimpatri per chi non rispetta la Legge Italiana e la Magistratura di conseguenza attraverso gli Uffici della Procura della Repubblica, predisponga tutte quelle iniziative a tutela del Diritto. Un sistema per evitare queste stragi continue nel periodo di Capodanno c’è anche se va contro gli interessi di pochi : emettere Ordinanze Sindacali e Prefettizie per vietare senza se e senza ma la vendita al Pubblico di ordigni pirotecnici, petardi ed altro. I Sindaci, sia di Destra che di Sinistra, la smettano di emettere Ordinanze per lavarsi la coscienza senza però poi farle rispettare, perché tutto questo degrado valoriale erode alla base i principi della nostra nazione, assottigliando sempre di più i confini della civiltà”: aggiungono Daniele Avolio; Antonica Garoia; Massimo Viroli e Ugo Viola.