(Sesto Potere) – Ravenna – 4 febbraio 2025 – Sono quasi 155mila i pasti recuperati dal 2009 ad oggi grazie a CiboAmico, il progetto del Gruppo Hera che combatte lo spreco alimentare e aiuta le persone in difficoltà. Un risultato che si traduce in 634mila euro di valore complessivo e oltre 68 tonnellate di rifiuti in meno, corrispondenti a circa 150 cassonetti e l’emissione di oltre 280 tonnellate di CO2. Senza contare i consumi di acqua, energia e terreno che sarebbero stati necessari per confezionare quei pasti.
Nella Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare, che ricorre ogni anno il 5 febbraio, ecco i dati principali di CiboAmico, il progetto nato dalla collaborazione con Last Minute Market, (impresa sociale e società spin off dell’Università di Bologna che promuove la lotta allo spreco e la sostenibilità ambientale) e Elior, società di ristorazione, che permette di recuperare i pasti non consumati nelle mense aziendali del Gruppo Hera e donarli a enti no-profit che assistono persone. Il progetto, attivo in 8 mense in Emilia-Romagna, solo nel 2024 ha permesso di recuperare circa 17mila pasti, pari a 7,4 tonnellate di cibo e un valore di quasi 65mila euro. Ben 6 le associazioni che beneficiano del progetto, assistendo complessivamente quasi 300 persone.
Come funziona CiboAmico
Grazie a CiboAmico, nel pieno rispetto di tutte le norme igieniche e sanitarie previste, vengono recuperati e donati i pasti non consumati dalle mense aziendali del Gruppo Hera. Nel 2024 CiboAmico è stato attivo in 8 mense emiliano-romagnole (Bologna, Granarolo dell’Emilia, Rimini, Ferrara, Ravenna, Modena, Forlì e Cesena).
A Ravenna recuperati in due anni quasi 5 mila pasti
In particolare, nella mensa Hera di Ravenna, dove il progetto è partito nel 2022, è stato possibile recuperare quasi 5 mila pasti, per un valore complessivo che supera i 18mila euro. Un risparmio che ha consentito alla onlus locale coinvolta di investire le risorse così liberate in altri progetti. Si tratta della Cooperativa Sociale San Vitale che provvede al ritiro delle eccedenze alimentari e alla loro redistribuzione quotidiana.
“Per ridurre lo spreco sono fondamentali azioni concrete anche nel settore della ristorazione collettiva: ecco perché da anni con il progetto CiboAmico recuperiamo il cibo non consumato nelle nostre mense. Lo spreco alimentare in Italia è un problema serio e secondo l’ultimo rapporto dell’Osservatorio di Waste Watcher International ogni italiano butta via oltre 2 chili di cibo al mese, con un costo economico che supera i 13 miliardi di euro all’anno. Con CiboAmico, non solo vogliamo dare una risposta al problema dello spreco, ma grazie al coinvolgimento delle associazioni del terzo settore offriamo un aiuto concreto a chi è in difficoltà. CiboAmico, infatti, rappresenta un esempio virtuoso di economia circolare che ha valicato i confini aziendali grazie al progetto sul mercato Albinelli di Modena e a “Non si butta via niente” attivo su Imola e, da inizio del 2024, anche a Bologna. – commenta Filippo Bocchi, Direttore Valore Condiviso e Sostenibilità del Gruppo Hera.