(Sesto Potere) – Gambettola – 25 gennaio 2024 – “Visto l’interesse suscitato da un recente articolo riguardo l’area APEA (la famosa area rottamazione dove dovevano confluire tutti i demolitori di Gambettola), riteniamo fare alcune precisazioni: l’attuale amministrazione comunale ha lavorato intensamente per portare avanti il progetto ideato dall’amministrazione Garavina. Purtroppo, nel corso degli anni, una serie di eventi hanno bloccato completamente la possibilità di sviluppo dell’area, in primis il fallimento del principale azionista e il subentro nella Società Montanari s.r.l. di un nuovo socio di maggioranza, principale azionista della società per il 75%, mentre la quota rimanente è nelle mani di alcuni rottamai locali. Questi ultimi avevano inizialmente accettato di entrare in società per l’acquisto dell’area con l’obiettivo di de-localizzare le loro attività. Successivamente la situazione è cambiata, la crisi economica del 2008 e la mancanza di una strada di collegamento hanno impedito la realizzazione del progetto. Durante il nostro mandato, abbiamo organizzato numerosi incontri sia con i rottamai che con l’azionista principale ma da questi incontri è emerso un mancato interesse nella delocalizzazione dell’attività, a causa di ragioni economiche e un cambio generazionale che rende difficile il proseguo dell’attività stessa”: lo dichiara in una nota e sottolinea il sindaco di Gambettola Letizia Bisacchi.
Nel frattempo, l’amministrazione ha promosso diverse iniziative per lo sblocco dell’area. Tra queste, spicca l’accordo con i Comuni dell’Unione Rubicone e Mare e la Provincia per la realizzazione di una bretella di collegamento stradale dalla Via Emilia al casello autostradale, facilitando così la viabilità e il futuro sviluppo dell’area.
Il Comune di Gambettola ha partecipato con circa €160.000, a fronte di un costo complessivo di € 9.000.000,con un finanziamento del Ministero dell’Interno, per la realizzazione sia dell’accordo stradale che di un parco archeologico che sorgerà nell’area.
“Nelle valutazioni per uno sviluppo futuro, abbiamo sempre enfatizzato la necessità di tutelare i nostri rottamai, prevedendo il mantenimento di una parte dell’aerea per un loro eventuale spostamento”, dichiara il Vice-Sindaco Marcello Pirini.
L’attuale impianto di fotovoltaico nell’area (che occupa solo una parte dell’area totale) è frutto di un accordo tra privati, in particolare la società Montanari srl (di cui anche i rottamai sono azionisti) e una società specializzata, nel pieno rispetto delle normative nazionali e regionali.
Nonostante i rottamai coinvolti abbiano espresso di non essere interessati alla delocalizzazione nell’ex area APEA, l’amministrazione sta lavorando per inserire nel nuovo Piano Urbanistico Generale (PUG) incentivi che possano facilitare l’impegno economico necessario per lo spostamento dell’attività.
“L’amministrazione riconosce l’importanza della filiera della rottamazione per l’economia locale, ma è altrettanto attenta alle questioni di impatto ambientale e alla tutela della salute pubblica. In quest’ottica, tutte le attività di rottamazione, che attualmente hanno una regolare autorizzazione pluriennale, sono chiamate a rispondere a questi nuovi bisogni. Negli anni abbiamo accolto e gestito diverse istanze da parte dei cittadini e, insieme ai rottamai, abbiamo risolto numerose situazioni impattanti. Ora, con la redazione del nuovo strumento urbanistico, abbiamo l’opportunità di progettare lo sviluppo futuro del nostro territorio, nel rispetto di tutte le parti coinvolte e nell’interesse comune per promuovere una migliore qualità della vita, tutelare l’ambiente e allo stesso tempo preservare le attività storiche che creano lavoro per molte famiglie”, dichiara e conclude il sindaco Letizia Bisacchi.