(Sesto Potere) – Forlì – 11 dicembre 2023 – Il gruppo del Pd è nuovamente intervenuto sulla situazione derivata dal crollo di alcuni pezzi di intonaco dal soffitto del corridoio che mette in comunicazione il salone dell’Anagrafe con gli uffici riservati al personale dei Servizi Demografici del Comune di Forlì, in Piazzetta della Misura.
Il 19 febbraio 2023 il Pd ha presentato un’interrogazione per conoscere quale fosse la situazione dei locali. Dalla Regione Emila – Romagna erano stati stanziati quasi 3 milioni di euro per rendere più sicuro strutturalmente e per il miglioramento sismico dell’edificio nel quale attualmente hanno sede i servizi demografici del Comune. E gli uffici competenti avevano tempo sei mesi per presentare il progetto definitivo dell’intervento comprensivo del relativo piano economico.
“Ma dal primo crollo del soffitto dei servizi demografici del 20/10/2020, fino ad uno ulteriore il 12/01/2023, i dipendenti comunali si devono barcamenare a tutt’oggi tra transenne, puntelli del soffitto e polvere… e numerosi sono gli utenti che ogni giorno si recano fisicamente nei locali dell’anagrafe, ai quali responsabilmente si deve garantire la massima sicurezza di accesso a locali idonei e garantire la privacy delle informazioni fornite, compromessa da locali e postazioni inadeguate”: ha evidenziato in un apposito question time il gruppo consiliare del Pd.
Un testo presentato oggi pomeriggio in seduta di consiglio comunale da Elisa Massa prima firmataria del question time.
“E come risposta dall’assessore Cicognani abbiamo appreso che si sposteranno i Servizi Demografici in via Oberdan, 2-12 nel palazzo ex Becchi, temporaneamente”: spiega Elisa Massa, che aggiunge: “La situazione dei servizi demografici è inaccettabile sia per i dipendenti comunali che hanno il diritto di lavorare in locali a norma e adeguati, sia per i cittadini che si recano presso questi uffici riscontrando diverse disfunzionalità. La scelta che appare incongrua è che lo spostamento non sarà definitivo ma ben sì soltanto temporaneo. Non si conoscono i tempi, dunque dopo 10 mesi dall’ultimo crollo del 12/01/2023 ancora nulla è cambiato e l’anagrafe comunale si trova ancora tra polvere e calcinacci”.
Dall’assessore Cicognani la precisazione che: “la situazione del crollo del soffitto non è imputabile all’attuale amministrazione ma semmai l’effetto e l’eredità di un problema di lungo corso, la mancata manutenzione del passato, l’incuria delle passate amministrazioni e la mancata manutenzione del Palazzo comunale da decenni. Slittata da parte della Regione la realizzazione del progetto che è in fase di implementazione”.