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Forlì, Asaps: negli ultimi due mesi, sulle strade italiane, è stata una strage di pedoni

(Sesto Potere) – Forlì – 2 dicembre 2024 – Prosegue il settimanale monitoraggio dell’Osservatorio Pedoni ASAPS – SAPIDATA che informa l’opinione pubblica nell’anno solare 2024 di tutti gli incidenti mortali che vedono il coinvolgimento dell’utente più debole della strada, il pedone.

Obiettivo – spiega ASAPS – è sempre quello di sensibilizzare tutti sui rischi che corrono i pedoni, sulle cause degli incidenti che vedono il loro coinvolgimento e soprattutto comunicare la localizzazione, con una mappa dei luoghi ove sono avvenuti gli incidenti. Va ricordato che nel 2023 sono morti 485 pedoni, come comunicato da ISTAT.

Nel nuovo anno raggiunto e superato il muro dei 400 decessi,  sono infatti 410 con 277 maschi e 133 femmine, di cui 219 avevano più di 65 anni, il 53% del totale.
Il primo semestre aveva già confermato come i pedoni siano gli utenti più indifesi sulla strada, soprattutto quando sono anziani.
Se calcoliamo i tre mesi estivi di giugno-luglio e agosto arriviamo a 99 decessi di pedoni sulle strade italiane.

Secondo questa statistica ASAPS al primo posto tra le Regioni con il maggior numero di decessi c’è la Lombardia (64), seguita dal Lazio (52, con due decessi nell’ultima settimana) e dalla Campania con 47 pedoni morti, e al 4° posto l’Emilia Romagna che ha raggiunto quota 40.

Le regioni con il maggior numero di decessi – sempre secondo lo studio ASAPS-SAPIDATA – sono:
LOMBARDIA: 64
LAZIO: 52
CAMPANIA: 47
EMILIA ROMAGNA: 40
TOSCANA: 33
SICILIA: 32
VENETO: 27
PIEMONTE: 24
PUGLIA: 15
ABRUZZO: 15
SARDEGNA: 13
LIGURIA: 12
UMBRIA: 12
CALABRIA:  8
MARCHE: 5

Moltissimi gli investimenti avvenuti sulle strisce pedonali, dove la mancata precedenza ai pedoni comporta la decurtazione di ben 8 punti dalla patente. Va ricordato che con la mini-sospensione della patente, che entrerà in vigore il prossimo 14 dicembre, avverrà il ritiro immediato della patente per 7 giorni per chi ha meno di 20 punti sulla patente o di 15 giorni se con meno di 10 punti, sospensione raddoppiata in caso di incidente e aggravata in caso di lesioni o decesso del pedone”: spiega ancora l’ASAPS, Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale (con sede nazionale a Forlì) che ricorda come il report sia in realtà parziale e non tiene conto dei gravi feriti che molto spesso perderanno la vita negli ospedali anche a distanza di mesi.

Istat infatti conta solo i decessi nei primi trenta giorni dal sinistro. Altri pedoni sono stati investiti addirittura mentre camminavano tranquilli sul marciapiede.

Sono stati 31 i decessi a gennaio 2024.
Febbraio è stato un mese veramente tragico, ben 42 decessi, un record negli ultimi 5 anni.
A marzo sono stati 35 i morti tra gli utenti più deboli.
Il mese di aprile ha chiuso con 24 decessi.
Il report finale di maggio riporta 36 pedoni tragicamente uccisi, record negli ultimi sette anni.
Mentre la scia di sangue è proseguita a giugno con 29 morti sulle strade italiane.
E a luglio il contatore ha portato ad ulteriori 30 decessi.
Agosto ha chiuso con 40 decessi, è il quarto  peggior mese dell’anno dopo  febbraio, ottobre e novembre.
Settembre invece ha chiuso con 39 decessi, da evidenziare come nel 2023 questo mese fosse risultato veramente tragico, con ben 61 pedoni morti.
Ottobre con 51 decessi, segna un dato superiore anche al 2019, e con il ritorno dell’ora solare con giornate più corte, aumentano i rischi per i pedoni.
Mentre nùNovembre ha chiuso con ben 53 decessi, record dell’anno.

Se si sommano gli ultimi due mesi, sulle strade italiane è stata una strage di pedoni con 104 decessi.