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Ex Eridania di Forlì, i Verdi: “Si potrebbe trasformare in un grande museo naturalistico-botanico”

(Sesto Potere) – Forlì – 26 febbraio 2024 – Gli esponenti dei Verdi di Forlì-Cesena Maria Grazia Creta e Alessandro Ronchi intervenuti a rettifica di alcune dichiarazioni del sindaco di Forlì Zattini sulla posizione degli ambientalisti per il recupero dell’ex zuccherificio Eridania: “accuse talmente ridicole e sconclusionate” hanno preso occasione per “spiegare i rischi che anche quell’area corre se lasciata nelle mani della destra di Forlì”.

“L’ex Eridania (nella foto in alto), soprattutto prima dei suoi tagli recenti, è diventata negli anni un bosco e parco naturale, ed è già un polmone verde che ospita una avifauna di pregio, quindi prima di tutto occorre conservarne il valore per la biodiversità, la salute pubblica e il clima cittadino. Si può pensare di restaurare la grande struttura, tutelata da vincoli che ne difendono il valore storico, per grandi eventi, farne una piazza coperta per concerti, esibizioni, mostre, balli. Un’idea possibile, se si avesse coraggio, sarebbe trasformarlo in un grande museo naturalistico – botanico sul modello del Muse di Trento fatto da Renzo Piano”: è la proposta dei Verdi.

Sul tappeto – a Forlì – ci sono varie proposte , avanzate da associazioni culturali (la più importante e dibattuta quella di Metropolis), singoli o associazioni di categoria – per il recupero e la valorizzazione dell’ex Eridania.

E intanto – in attesa dell’adozione di un progetto definitivo (Legacoop Romagna e Metropolis chiedono un percorso partecipativo con un concorso di idee) – l’amministrazione comunale s’è attivata per avviare quelli che ha definito “lavori di manutenzione straordinaria della componente vegetativa”.

“L’idea di abbattere parte del bosco per farne impianti sportivi sintetici e spogli, accompagnati dalle immancabili strutture di cemento a servizio, sarebbe un grave errore da rigettare con forza. Ci preoccupa in questo senso la mancanza di idee del Sindaco, che rischia di lasciare spazio a chi non ha interesse nella tutela del bene pubblico che quell’area  rappresenta”: continuano il ragionamento Maria Grazia Creta e Alessandro Ronchi (nella foto in basso), condividendo in buona sostanza l’analisi di Italia Nostra.

“Inoltre, non è un bel segnale che questa giunta, senza un progetto, abbia per prima cosa in assoluto proceduto alla rimozione di vegetazione ed arbusti sviluppatisi spontaneamente in 50 anni lungo il perimetro, mettendo a rischio le specie protette e nidificanti censite nell’area. Per “riqualificazione” dell’area la destra intende forse abbattere tutti gli arbusti e lasciare solo qualche albero più importante?”: la domanda finale che pongono i due esponenti di Europa Verde Forlì-Cesena.