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Elezioni comunali di Forlì, intervista al candidato sindaco del centrosinistra Graziano Rinaldini

(Sesto Potere) – Forlì – 8 marzo 2024 – Il candidato sindaco del centrosinistra alle prossime elezioni amministrative di Forlì sarà  Graziano Rinaldini.

Il suo nome è stato indicato dal Partito Democratico e poi condiviso dagli alleati: Movimento 5 Stelle, Socialisti, Verdi, Sinistra italiana e lista civica Forlì e Co. Il sostegno a Rinaldini sarà garantito anche dai componenti di Rinnova Forlì da cui dovrà prendere corpo un nuovo soggetto politico che – come è stato annunciato – sarà “influenzato ma distinto dall’associazione” e con “un suo spazio di autonomia ideologica” e un “proprio logo”.

Rinaldini proviene dal mondo (un tempo si direbbe: “la trincea”) del lavoro, tra l’altro, assumendo i ruoli di Presidente e Direttore Generale di Formula Servizi. Nel corso del suo mandato ha gestito la direzione di ben 22 società, e tra queste anche un importante consorzio nazionale.

Domani – sabato, in mattinata, in piazza Cavour 41 – si terrà l’inaugurazione della sede del Comitato per “Graziano Rinaldini Sindaco” per il lancio della campagna elettorale in vista delle elezioni amministrative dell’ 8 e 9 giugno  2024. 
La sede è stata scelta in un luogo nevralgico del centro storico e – spiega il Comitato – vuole essere: “la casa di tutti, un punto di riferimento costante per confrontarsi, un luogo di ascolto e di incontro aperto a tutta la cittadinanza, nel quale portare il proprio prezioso contributo per costruire la Forlì del futuro”. 

A seguire, SestoPotere.com pubblica un’intervista al candidato Graziano Rinaldini.

Come è nata la candidatura e qual è il clima nella coalizione che la sostiene?

“La mia candidatura è nata dall’insistenza di tanti amici e dalla consapevolezza di voler restituire a Forlì, che mi ha visto lavorare e crescere professionalmente per oltre 40 anni, le competenze, le capacità organizzative e le conoscenze innovative che ho messo a frutto nella mia esperienza imprenditoriale.

Parte della mia missione è stata Forlì. Tutto quello che ho fatto in 43 anni di lavoro nel forlivese è stato per far capire che nelle nostre comunità, nei nostri territori, nelle nostre città c’è quanto di meglio possa crescere e prosperare, basta volerlo. Ho lavorato 43 anni a Forlì, per Forlì, con Forlì. Ho ricevuto tanto e adesso è il momento di restituire, ad ogni cittadina e cittadino.
Il clima nella coalizione che mi sostiene è molto positivo. Tanti sono i giovani e i volontari che da tempo stanno lavorando con generosità ed entusiasmo, insieme ai gruppi di lavoro impegnati nella costruzione del programma che è il frutto del lavoro collettivo e della volontà dei tantissimi cittadini che stiamo incontrando e che ascoltiamo con grande interesse e attenzione”.

Quali ritiene siano i temi più importanti da portare in questa campagna elettorale?

“Innanzitutto l’impegno per gli alluvionati, perché siano risarciti al 100%. L’alluvione ha sconvolto le vite di tante persone e io stesso sono stato alluvionato. Nei giorni in cui spalavamo fango, cercando di portare aiuto con i pochi mezzi a disposizione, ho toccato con mano la disperazione di chi ha perso casa, macchina e il lavoro di una vita. La stessa disperazione che ho visto negli occhi dei cittadini che ho incontrato in questi giorni e che ancora non hanno visto un euro.

Ecco perché ci batteremo con tutte le nostre forze per ottenere ciò che ha promesso il Governo Meloni, per i cittadini e per le imprese. Lavorando, allo stesso tempo, per la messa in sicurezza dei territori che hanno subito gli allagamenti.

Altro tema che ritengo centrale è quello ambientale: la rigenerazione degli edifici e la limitazione del consumo di suolo, accrescendo la capacità di produrre energia da fonti rinnovabili e diminuendo le emissioni.

Vogliamo lavorare per una sanità che sappia risolvere e affrontare le emergenze e le urgenze, che continui a investire in tecnologia, che dia servizi nei territori e sia specializzata per fasce di età, assistendo le persone anche da remoto attraverso la teleassistenza e la telemedicina per facilitare i servizi agli anziani.

La città ha bisogno di nuove aree verdi, di superfici alberate e di boschi urbani, dove è possibile realizzarli, per attenuare le ondate di calore. Vogliamo che la nostra bella Forlì sia più pulita, non solo in centro storico ma in tutti i quartieri e in tutte le aree periferiche, sensibilizzando e coinvolgendo i cittadini attraverso una attiva partecipazione. E poi la nostra Forlì deve essere più sicura e, quando parliamo di sicurezza, non parliamo solo di repressione ma di prevenzione, perché compito di chi amministra è garantire la percezione della sicurezza e contrastare il degrado”.

Perché i cittadini forlivesi dovrebbero votare Graziano Rinaldini?

“Nella mia vita professionale ho ottenuto risultati inaspettati e, a volte, visionari ma concreti, grazie all’ascolto e al confronto costante con i miei collaboratori, mettendo a frutto i loro suggerimenti e le loro idee. Così sono nate le decennali esperienze delle organizzazioni che hanno portato alla creazione di lavoro qualificato per tanti giovani: lo stesso percorso e lo stesso modello partecipativo che voglio intraprendere per la nostra città”.

Punta al ballottaggio o la sfida si risolverà al primo turno?

“La sfida giocoforza si risolverà al primo turno se rimarranno due liste che si sfideranno alle elezioni”.

Quale sarà il primo atto amministrativo in caso di elezione?

“Rendere la vita più facile a chi ha un’impresa commerciale e artigianale, in particolare nel centro storico, con meno vincoli e meno burocrazia. La priorità è quella di coinvolgere i cittadini per rendere la città di Forlì più bella, più coesa, più partecipata e più curata, non con decisioni calate dall’alto ma attraverso l’ascolto, la partecipazione e il contributo di tutti i livelli della società”.