(Sesto Potere) – Forlì – 30 dicembre 2023 – A più riprese negli ultimi giorni (con post nella sua pagina social, in consiglio comunale o interviste nei mass media) il sindaco di Forlì Gian Luca Zattini (nella foto in alto) ha fornito alcune valutazioni sul suo mandato amministrativo – stante la situazione esistente – ed ha anche prospettato uno scenario in chiave elettorale futura. Nel 2024 è in agenda la tornata delle elezioni comunali.
“Queste festività giungono al termine di un anno molto difficile: penso all’evento catastrofico che ha coinvolto il nostro territorio e la nostra comunità a maggio, penso alle guerre che continuano a infliggere sofferenze a migliaia di persone”: ha detto tra l’altro Zattini.
“Il bilancio di previsione 2024 – 2026 del Comune di Forlì riflette un impegno profondo verso il benessere della nostra comunità e una grande attenzione alle esigenze dei cittadini. Tasse e tariffe invariate, servizi culturali, educativi e socio assistenziali confermati, abbattimento del debito pubblico, maggiori investimenti per riqualificare il patrimonio pubblico sono i punti chiave di questa coraggiosa manovra. Un bilancio che ho definito “da buon padre di famiglia”, attento ai conti e incentrato sul valore della crescita di questa comunità”: ha spiegato il succo della manovra il sindaco di Forlì Zattini.
E in vista delle elezioni lo stesso Zattini ha confermato l’intenzione di ricandidarsi per il suo secondo mandato, con “la riconferma di stima e fiducia da parte di tutta la coalizione esistente” di centrodestra e con l’ambizione di allargare la coalizione (e di riflesso anche la giunta, ndr), non è un segreto di contatti dell’attuale maggioranza avviati con il Terzo Polo, Italia Viva in particolare.
“Sarà una battaglia dura”: ha ammesso Zattini in un’intervista pubblicata dal Corriere di Romagna, dicendosi però sicuro che: “i cittadini apprezzeranno le tante cose che si sono fatte, abbiamo fatto uscire la città da un immobilismo che era sotto gli occhi di tutti. Aver messo in moto tantissimi cantieri e operazioni, come l’acquisto dell’ex Eridania e dell’Hotel del Città, il recupero di tante parti in abbandono della città, sono il segno di un’Amministrazione che ha operato”. Contestando, dunque, chi dice: “che non si è fatto niente”.
Ma non la pensano così i Consiglieri comunali DEM (foto qui nell’articolo) che in una nota affermano: “Dopo cinque anni di amministrazione, Zattini tenta di autoassolversi dall’aver fallito gli obiettivi del suo mandato, accampando le tipiche scuse di chi sa di aver fallito scaricando come sempre ogni responsabilità sul passato. La realtà è che Zattini, in questi 5 anni, ha avuto a disposizione risorse senza precedenti, basti pensare al PNRR, oltre ai progetti già approvati e finanziati delle precedenti amministrazioni. Gli ultimi bilanci certificano che sono arrivate quasi il doppio delle risorse, oltre a regole di bilancio più elastiche di prima, consentendo a Zattini di non aumentare tasse e tariffe e di non operare con debiti, già previsti per oltre 50 milioni di euro. In proposito, il sindaco Zattini, si vanta impropriamente del risultato del suo mandato nella riduzione ulteriore del debito, grazie alle risorse straordinarie di cui però preferisce non fare alcuna menzione e ancora più grave dimentica di aver ricevuto un tesoretto di oltre 18 milioni di euro per finanziare ulteriori progetti ed investimenti, dalla gestione parsimoniosa e obbligata dal Patto di stabilità della Giunta Drei”.
“Ancora più esemplificativo del mandato del Sindaco è la situazione del Centro storico, promessa disattesa della campagna elettorale che, sia il Sindaco che la sua maggioranza nell’ultimo Consiglio Comunale, hanno affermato di aver smarrito; ne sono conferma il totale abbandono di tanti esercizi commerciali e le decine di vetrine chiuse. Lo stesso direttore di Ascom, a più riprese, ha lamentato una sofferenza strutturale legata alla mancanza di un piano per il commercio e il rilancio del Centro storico e una evidente criticità legata all’insicurezza dovuta alla illegalità e ai numerosi furti in città, al fenomeno delle baby gang, che non basta ‘monitorare’, come dichiarato da Zattini, ma è necessario affrontare mettendo in campo politiche di contrasto alla dispersione scolastica, implementando progetti di educativa di strada e di legalità. L’Amministrazione Zattini ha preferito fare altre scelte, si pensi al quartiere razionalista: legittimo, ma si prenda la responsabilità di aver individuato priorità che non lo erano affatto, dimenticando il Centro Storico e senza alcuna attenzione ai quartieri e alle zone periferiche della città, anch’esse in sofferenza per il venir meno di servizi di prossimità. Ha preferito operazioni ideologiche e/o di mera propaganda, come le luminarie e le spese folli ad esse connesse, o la sosta gratuita per un paio d’ore: scelte inefficaci ed effimere per rivitalizzare una città che appare ferma e un centro senza alcuna prospettiva di sviluppo e innovazione.”: commenta il gruppo consiliare del Pd di Forlì.
“Anche sul PNRR la situazione è drammatica con continui ritardi che rischiano di far perdere i finanziamenti europei, a causa della disorganizzazione del personale amministrativo, che ha visto avvicendarsi ben 4 segretari generali causando continui cambiamenti di azione e di indirizzo amministrativo. L’esempio è il Palazzo del Merenda, i cui primi interventi di risanamento già progettati e finanziati dalla Giunta Drei sono rimasti lettera morta, obbligando ora il Sindaco a chiudere la Biblioteca per anni, con ulteriori milionari costi di trasferimento dei libri e di riconversione del Palazzo Romagnoli, perché per realizzare gli ulteriori lavori del PNRR entro il 2026 ora occorre fare in fretta”.
“Persino sull’alluvione il Sindaco Zattini si è dimenticato delle priorità – dicono i Dem – , non prevedendo alcuno stanziamento straordinario oltre quanto già finanziato dal Commissario Figliuolo, dunque non si capisce di quale vicinanza stia parlando il Sindaco a famiglie ed imprese, quando persino sulle donazioni avrebbe preferito destinare le risorse agli istituti di credito anziché agli alluvionati. Del resto, la gestione dell’emergenza alluvionale, in quelle drammatiche settimane è stata affidata ai Quartieri e ai suoi volontari, che proprio questa Giunta nel luglio 2020 voleva abolire, salvati solo dalla battaglia ferma e netta portata avanti dall’opposizione. Per il servizio di Protezione Civile, sono stati messi a bilancio per il 2024 appena 21 mila euro, mentre se ne spendono 750 mila per le luminarie: questo è emblematico di quanto l’amministrazione voglia impegnarsi su questa vicenda, salvo accusare enti terzi nelle responsabilità dei ritardi e senza l’onestà intellettuale di riconoscere le gravi mancanze Governo di destra a cui Zattini, nonostante il tentativo di fingersi civico, fa riferimento.”
“L’ultimo bilancio – continuano i Dem – è l’ennesimo castello in aria, con investimenti solo sulla carta: di oltre 100 interventi previsti, più della metà sono investimenti che sono rimasti fermi dall’inizio del mandato; alcuni lavori sono slittati nel tempo persino dal 2020 al 2026. Cosa dire, poi, sull’impiantistica sportiva, situazione in cui gli spazi non sono sufficienti e i lavori realizzati sono meno della metà di quelli promessi e previsti, oltreché insufficienti per quantità e qualità o della mancata implementazione degli investimenti nella rete dell’assistenza sociale a favore del fondo per l’appoggio educativo scolastico degli alunni con disabilità che questo Governo ha profondamente minato togliendo 200 milioni al Fondo di Solidarietà comunale, la principale entrata di derivazione statale con la quale vengono finanziati servizi sociali, infanzia e disabilità. Inoltre, resta il completo abbandono del territorio forlivese da parte del Sindaco Zattini che ha isolato la Città e reso ancora più deboli e fragili le amministrazioni limitrofe, mentre alluvione e pandemia rendono chiarissimo che da soli non si va da nessuna parte.”
“Dopo 5 anni – aggiunge il gruppo consiliare del Pd – non c’è alcuna visione della Città e del territorio, i finanziamenti PNRR rischiano di essere persi o peggio gestiti frettolosamente e male, non c’è stata alcuna implementazione dei servizi ai cittadini/e, neanche dopo la pandemia, sull’alluvione Zattini ha liquidato la questione con un incontro di poche ore al San Giacomo senza individuare priorità e strategie per il futuro; in tutto questo non ci resta che un po’ meno debito e milioni di euro per le luci di Natale”.
A supporto del gruppo consiliare del Pd intervengono i Segretari territoriale e cittadino del partito Gessica Allegni e Michele Valli, (nella foto a lato), che scrivono congiuntamente: “Vogliamo ringraziare le consigliere e i consiglieri del PD per il difficile e costante lavoro svolto in questi 5 anni, in condizioni non facili. Sentiamo tutta l’urgenza di restituire al capoluogo del nostro territorio fiducia nel futuro e una centralità nel panorama locale che è totalmente mancata, anche nel rapporto con le rappresentanze economiche e sociali, col mondo dell’impresa, dell’associazionismo, del volontariato che stiamo incontrando ed ascoltando perché la costruzione di un progetto alternativo non può che passare dalla ricostruzione di relazioni tra chi crede che Forlì possa avere un’opportunità di rilancio e di riscatto. Allo stesso modo, stiamo lavorando ad una coalizione che vorremmo il più ampia e coesa possibile e con cui abbiamo l’intento di presentare una candidatura forte e credibile, entro la fine del mese di gennaio. Dal futuro di Forlì dipende quello di un intero territorio e non intendiamo rassegnarci al declino degli ultimi anni”.