(Sesto Potere) – Cervia – 21 febbraio 2024 – Chiedendo il pieno recepimento della direttiva Bolkestein nel nostro ordinamento e in linea con quanto più volte chiarito dal Consiglio di Stato, il Coordinamento Nazionale Mare Libero – presieduto dall’avvocato Roberto Biagini – ha presentato e sta presentando diffide a tutti gli enti che hanno emanato o annunciato pubblicamente atti di proroga delle concessioni balneari, ricordando che: “l’ulteriore proroga, non solo è illegittima , ma potrebbe dar luogo ad una responsabilità erariale diretta in capo agli amministratori, oltre a costituire un abuso e/o un atto contrario ai doveri d’ufficio”.
E’ scesa in campo anche l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato che ha richiesto informazioni ai Comuni costieri italiani – anche delle località della Riviera Romagnola – in merito all’applicazione dei regolamenti demaniali e, in caso di proroga alle concessioni scadute, quali siano gli atti che intendono adottare gli enti locali nel rispetto dei bandi di gara per assegnare le concessioni con procedura ad evidenza pubblica.
Si ricorda che per il mancato rispetto della direttiva europea Bolkestein, sulle gare pubbliche per le concessioni di demanio marittimo, la Commissione europea ha già avviato ufficialmente una procedura di infrazione contro l’Italia.
Sulla complessa questione è intervenuta con una lunga nota l’Amministrazione comunale di Cervia che “intende fare chiarezza” sullo stato di avanzamento dei lavori relativamente all’applicazione della Direttiva Bolkestein alle concessioni demaniali marittime.
“L’Amministrazione comunale – si legge nel comunicato del Comune di Cervia – non ha avviato alcuna procedura di gara, ma si è semplicemente attivata ai fini della predisposizione di tutte le azioni ed attività propedeutiche necessarie per farsi trovare pronti quando sarà il momento di indire i bandi. E’ stato costituito un gruppo di lavoro interdisciplinare composto dalle professionalità interne all’Ente dotate di competenze tecniche specialistiche, che avrà il compito di esaminare e risolvere le problematiche di carattere trasversale che caratterizzeranno le future procedure di gara. Al momento, l’Amministrazione sta lavorando agli atti preparatori (mappatura concessione, divisione per categorie omogenee ecc.) ma non ha avviato e non intende avviare alcuna procedura ufficiale in assenza dell’adozione da parte del Governo dei criteri generali, quali ad esempio quelli sull’eventuale incameramento, sul riconoscimento dell’indennizzo al concessionario uscente, sul valore aziendale ecc., che risultano di esclusiva competenza statale in quanto strettamente connessi con gli aspetti dominicali del bene pubblico”.
“Riteniamo, pertanto, doveroso ribadire per l’ennesima volta che il Comune di Cervia al momento non ha avviato alcuna procedura di gara, non è in grado di stabilire le relative tempistiche che dipendono dagli auspicati provvedimenti nazionali e soprattutto non ha preso decisioni su quali saranno i criteri sull’indennizzo ecc., perché trattasi di argomentazioni che esulano dalla propria competenza”: ha ripetuto il Comune di Cervia.
“L’Amministrazione, stante lo stallo del Governo sull’argomento, ha cercato di chiarire quale sia lo stato dell’arte alla luce dei principi espressi nelle più recenti pronunce giurisprudenziali ed ha evidenziato le ipotesi emerse nelle varie sentenze, ribadendo più e più volte che si tratta di argomentazioni e principi che non possono essere lasciati alla discrezionalità amministrativa degli Enti locali ma che devono essere definiti a livello nazionale dallo Stato e che, in assenza di tali criteri, si ritiene che le procedure non possano essere espletate”: ha aggiunto il Comune di Cervia.
“Crediamo, però, che vada assolutamente tutelata la specificità del modello turistico creato dalle imprese balneari del nostro territorio e riteniamo che il Governo abbia il dovere, non solo politico ma anche morale, di intervenire con la massima urgenza in materia, previo coinvolgimento delle Regioni e degli Enti locali per le singole specificità territoriali, al fine di emanare una disciplina legislativa che, dopo tanti anni, possa dare finalmente maggiore certezza agli operatori e sia tesa a tutelare le migliaia di imprese che rappresentano un patrimonio fondamentale per l’intero paese”: commenta il Comune di Cervia che si dice “perplessa” per: “il contenuto dei comunicati che stanno circolando in queste ore”.
“Apprendiamo con stupore e rammarico delle notizie e dei comunicati diffusi negli ultimi giorni da alcune Associazioni di categoria con cui si evidenzia che l’Amministrazione: “… ha avviato le procedure per andare ad evidenza pubblica che dovrebbe partire dopo l’estate 2024 anche in assenza delle Direttive del Governo”. Inoltre, i comunicati di cui sopra evidenziano la non condivisione dei principi e criteri di gara che il Comune di Cervia intende adottare sostenendo che: “l’Amministrazione indicherà il riconoscimento del valore aziendale come valore residuo dei beni in ammortamento”. A tal proposito, non si può non evidenziare che tali informazioni non sono corrette e non corrispondono assolutamente alla volontà di questa Amministrazione ed a quanto dalla stessa comunicato nel corso di una recente riunione… dove sono stati formulati [solatnto] alcuni quesiti su quelli che potrebbero eventualmente essere i futuri criteri di gara”: conclude il Comune di Cervia.