(Sesto Potere) – Forlì – 2 ottobre – Anche a Forlì i ragazzi dell’ UDU-Unione degli Universitari di Forlì si sono uniti alla mobilitazione nazionale contro il caro affitti per gli studenti universitari ed hanno attivato mercoledì 27 settembre al Teaching Hub del Campus dci Forlì un presidio per sollecitare l’attenzione del mondo accademico e dell’opinione pubblica sul problema.
Oggi, sulla questione dei prezzi elevati dei canoni di locazione delle camere per studenti universitari interviene il consigliere comunale Franco Bagnara (nella foto in alto) del M5S: “senza fare la solita polemica sterile da campagna elettorale, occorre attivare subito una cabina di regia in Comune con le Organizzazioni dei proprietari e degli inquilini ed i rappresentanti degli studenti universitari, dove quest’ultimi possano essere adeguatamente formati sull’accordo territoriale stipulato il 19/12/2017, ai sensi dell’art. 5, comma 3, della L. n. 431/98 e depositato il 27/12/2017 presso il Comune stesso.”
“Infatti” aggiunge Bagnara “il canone della locazione di natura transitoria in quanto il giovane espressamente ha l’esigenza di abitarci frequentando un corso di studi universitario, deve restare all’interno dei limiti fissati dal suddetto Accordo a fronte di benefici fiscali ad entrambe le Parti. Qualora il contratto non fosse stipulato con l’assistenza delle suddette Organizzazioni, le Parti devono munirsi dell’attestazione sulla rispondenza del contenuto economico e contrattuale del contratto di locazione all’accordo territoriale, rilasciata ovviamente da una di quelle Organizzazioni firmatarie.”
“Non solo” incalza il pentastellato: “chiedo, cortesemente, all’Agenzia delle Entrate di concedere gentilmente un loro funzionario competente di concerto con l’UniBo, allestendo una postazione di lavoro in un ufficio dentro il Campus, al fine di ricevere gli studenti richiedenti informazioni o che sottopongono a verifica i contratti ed i relativi allegati.”
E conclude Bagnara: “desidero ringraziare pubblicamente quei bravi proprietari di immobili che in tempo di pandemia con le aule universitarie chiuse, non hanno esitato a ridurre il canone di locazione con relative regolari scritture private registrate all’Agenzia delle Entrate ed in ultimo ma non per importanza la sincera ed ottima collaborazione che si è instaurata fra le Organizzazioni dei proprietari e degli inquilini, ben diverso da quello che si vuol far credere sulle notizie dei giorni scorsi.”