martedì, Giugno 11, 2024
HomeBolognaBologna, a Capodanno "Apriti, museo!" e il 1° gennaio 2024 tutti i...

Bologna, a Capodanno “Apriti, museo!” e il 1° gennaio 2024 tutti i musei civici aperti eccezionalmente

(Sesto Potere) – Bologna, 29 dicembre 2023 – Con l’avvicinarsi della giornata festiva di Capodanno, vi ricordiamo che i Musei Civici di Bologna presentano l’importante novità Apriti, museo!

Per la prima volta, tutte le sedi sono eccezionalmente aperte lunedì 1°gennaio 2024 dalle ore 11.00 alle 19.00: Museo Civico Archeologico, Museo Civico Medievale, Collezioni Comunali d’Arte, Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, Museo Morandi, Casa Morandi, Museo per la Memoria di Ustica, Museo internazionale biblioteca della musica, Museo del Patrimonio Industriale, Museo civico del Risorgimento.

Con l’iniziativa Apriti,museo!, durante l’intero arco della giornata si può inoltre scegliere tra 20 attività proposte con visite guidate in italiano, inglese e francese e un laboratorio per bambine e bambini, per conoscere e riscoprire il ricco patrimonio culturale della città.

Le visite sono offerte a tutti i possessori del biglietto di ingresso che, invece, resta a pagamento.La stessa giornata di Capodanno vede inoltre una speciale collaborazione del Settore Musei Civici Bologna con 

Festivamente, il cartellone di iniziative culturali promosso e coordinato dal Comune di Bologna | Settore Cultura e Creatività per vivere insieme il periodo delle feste all’insegna della cultura, dell’arte e della socialità.

Il Discorso d’artista, affidato quest’anno a Mariangela Gualtieri, tra le poetesse più potenti e luminose della nostra contemporaneità, può essere ascoltato dalle ore 11.00 alle ore 19.00 all’interno delle Collezioni Comunali d’Arte, aperte straordinariamente ad ingresso libero. Immerso nella sosta della maestosa Sala Urbana, il pubblico può così sentire la voce poetica di Mariangela Gualtieri recitare Esortazione urbana e planetare, una riflessione su ciò che con urgenza vuole essere tenuto presente, in un presente che a tratti pare irrimediabile e altre volte apre spiragli alla possibilità di un equilibrio fra tutti i viventi della terra, per un rito di ascolto sul nuovo anno.

E proprio nella Sala Urbana è presente, all’interno della progettualità delle manifestazioni di fine anno, il progetto culturale nato tra la città di Bologna e il Comune di Faenza dove si è voluto tenere vicino il tema dell’alluvione che ha colpito il territorio metropolitano bolognese e la Romagna, componendo un gesto di responsabilità di come, anche attraverso la cultura, si possa fare sia memoria, sia condivisione e comunità.

Grazie alla collaborazione tra il Settore Musei Civici Bologna e istituti culturali faentini, è infatti nata IMMANENTE. L’arte di Faenza riplasmata dall’acqua a cura di Matteo Zauli (direttore del Museo Carlo Zauli) e Eva Degl’Innocenti (direttrice del Settore Musei Civici Bologna), visibile fino al 4 febbraio 2024. Un’installazione che celebra la forza creatrice dell’arte, dopo la distruzione causata dall’alluvione, con l’esposizione di opere e oggetti provenienti dal Comune di Faenza e dal Museo Carlo Zauli.

Un protocollo di intesa è stato sottoscritto tra il Settore Musei Civici Bologna e il Museo Carlo Zauli per una progettualità scientifico-culturale e didattico-educativa congiunta, della durata di tre anni, per la realizzazione di attività di ricerca, artistiche, culturali, didattiche, divulgative, partecipative e di innovazione nel campo della ceramica e delle arti, che possano contribuire alla ricerca, alla valorizzazione, alla divulgazione, alla innovazione della cultura artistica della ceramica e delle arti.

La mostra è promossa da Comune di Bologna, Settore Musei Civici Bologna | Musei Civici d’Arte Antica, Comune di Faenza, Settore Cultura, Turismo, Sport e Politiche Internazionali Unione della Romagna Faentina, Museo Carlo Zauli, realizzata in collaborazione con Scuola Comunale di Musica “Giuseppe Sarti” di Faenza e Scuola di Disegno, Arti e Mestieri “Tommaso Minardi” di Faenza.

Gli orari di apertura dei musei civici di Bologna e le attività in programma durante le festività natalizie sono consultabili sul sito web www.museibologna.it.

L’acquisto dei biglietti di ingresso è disponibile sul sito Mida Ticket: https://www.midaticket.it/eventi/musei-civici-di-bologna.

LE SEDI MUSEALI E GLI ORARI DI APERTURA 
Museo Civico Archeologico (via dell’Archiginnasio 2) ore 11.00 – 19.00
Museo Civico Medievale (via Manzoni 4) ore 11.00 – 19.00
Collezioni Comunali d’Arte (Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6) ore 11.00 – 19.00
Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini (Strada Maggiore 44) ore 11.00 – 19.00
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna (via Don Minzoni 14) ore 11.00 – 19.00
Museo Morandi (via Don Minzoni 14) ore 11.00 – 19.00
Casa Morandi (via Fondazza 36) ore 11.00 – 19.00
Museo per la Memoria di Ustica (via di Saliceto 3/22) ore 11.00 – 19.00
Museo internazionale e biblioteca della musica (Strada Maggiore 34) ore 11.00 – 19.00
Museo del Patrimonio Industriale (via della Beverara 123) ore 11.00 – 19.00
Museo civico del Risorgimento (Piazza Carducci 5) ore 11.00 – 19.00.

Da segnalare.

Il Medagliere si rivela. Natale in nummis. Iconografie del Natale nelle monete e nelle medaglie del Museo Archeologico
A cura di Paola Giovetti e Laura Marchesini
Fino all’8 gennaio 2024
Museo Civico Archeologico (via dell’Archiginnasio 2)
Tel. +39 051 2757211

Natale_in_nummis_web.jpg

In occasione delle festività natalizie, il Museo Civico Archeologico dedica una vetrina alle monete e alle medaglie raffiguranti gli episodi della Natività e i principali temi evangelici e liturgici ad essa collegati.

L’esposizione, a cura di Paola Giovetti e Laura Marchesini e liberamente fruibile nell’atrio del museo dal 6 dicembre 2023 all’8 gennaio 2024, è l’occasione per poter ammirare una ventina di esemplari che fanno parte della ricchissima raccolta numismatica del Museo Civico Archeologico. I manufatti esposti ricoprono un arco cronologico che va dal XIII al XIX secolo. Le monete selezionate sono state emesse da diverse zecche italiane (Bologna, Napoli, Roma, Venezia), mentre tra gli incisori che hanno realizzato le medaglie si annoverano artisti locali come Giovanni Bernardi di Castelbolognese (1496-1553), il celebre milanese Giovanni Antonio De Rossi (1513 – post 1575), il raffinatissimo Nicola Cerbara (1796-1869) e due stranieri, i tedeschi Johann Buchheim (1624- 1683) e Hans Reihart (1510- 1581).

Info: ww.museibologna.it/archeologico
Lippo di Dalmasio e le arti a Bologna tra Trecento e Quattrocento
A cura di Massimo Medica e Fabio Massaccesi

Fino al 17 marzo 2024

Museo Civico Medievale (via Manzoni 4)

Tel. +39 051 2193916 / 2193930Lippo_web.jpg

Lippo di Dalmasio e le arti a Bologna tra Trecento e Quattrocento, a cura di Massimo Medica e Fabio Massaccesi, è la prima mostra monografica dedicata a Lippo di Scannabecchi detto Lippo di Dalmasio, il più noto e celebrato dei pittori bolognesi del tardo Medioevo, documentato a Pistoia e a Bologna dal 1377 al 1410.

Attraverso un aggiornato lavoro di ricerca, la presentazione di due opere inedite e una campagna di restauri eseguiti per questa occasione, la mostra intende proporre una rivalutazione organica della personalità e del percorso di Lippo di Dalmasio in riferimento al contesto del sistema culturale in cui si trovò ad operare, restituendo nella sua reale collocazione storico-artistica l’ampiezza sfaccettata e l’altissima qualità tecnica della sua produzione, soggetta nei secoli a giudizi altalenanti, oltre la fama stereotipata di pittore prettamente devozionale.

Promossa dai Musei Civici d’Arte Antica | Settore Musei Civici Bologna congiuntamente con il Dipartimento delle Arti – Alma Mater Studiorum Università di Bologna e in collaborazione con la Pinacoteca Nazionale di Bologna, l’iniziativa espositiva si configura idealmente come capitolo conclusivo di un ciclo di mostre dedicato ai principali protagonisti della pittura gotica bolognese, che con le loro prolifiche botteghe dominarono la scena cittadina tra Trecento e Quattrocento: Vitale da Bologna (2010), Simone dei Crocifissi e Jacopo di Paolo (2012) e Giovanni da Modena (2015).

Info: www.museibologna.it/arteanticaUn presepe di Giovanni Putti dall’Accademia di Belle Arti di Bologna

A cura di Mark Gregory D’Apuzzo, Antonella Mampieri, Alfonso Panzetta

Fino al 14 gennaio 2024

Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini (Strada Maggiore 44)

Tel. +39 051 236708Presepe_Giovanni_Putti_web.jpg

I Musei Civici d’Arte Antica del Settore Musei Civici Bologna rinnovano il consueto appuntamento con la tradizione dell’arte plastica presepiale proponendo al Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini l’esposizione Un presepe di Giovanni Putti dall’Accademia di Belle Arti di Bologna, a cura di Mark Gregory D’Apuzzo, Antonella Mampieri e Alfonso Panzetta, e promossa in collaborazione con Accademia di Belle Arti di Bologna e Centro Studi per la Cultura Popolare.

Al centro dell’invito per riscoprire il prezioso patrimonio dei presepi più significativi per pregio artistico conservati a Bologna, quest’anno è un gruppo della Natività in terracotta policroma modellato nei primi decenni del XIX secolo da Giovanni Putti (Bologna, 1771 – Bologna, 1847), proveniente dall’Accademia di Belle Arti di Bologna, che viene esposto in pubblico per la prima volta. Oltre che di ammirare un’opera inedita e rara – poche sono infatti le opere mobili conosciute di Putti – la presentazione del presepe offre a cittadini e turisti la possibilità di visitare al tempo stesso la collezione permanente del Museo Davia Bargellini dove, tra le molte e straordinarie opere, sono esposte le Allegorie della Scultura, Architettura e Storia realizzate dallo stesso artista, figura tra le più rappresentative della scultura neoclassica bolognese.

Info: www.museibologna.it/arteantica