(Sesto Potere) – Modena – 12 dicembre 2023 – «I file con dati sensibili sottratti all’azienda sanitaria modenese saranno resi pubblici entro 18 ore». È la minaccia che corre sul web nei confronti della Regione Emilia-Romagna. Una minaccia avanzata dagli autori dell’ attacco hacker all’ Ausl di Modena, con la minaccia di far finire i dati sensibili sul dark web.
“Un countdown in rosso che non supera le 18 ore e poi i dati hackerati non più tardi di due settimane fa all’Ausl di Modena saranno pubblicati sul dark web, che i criminali informatici hanno sottratto all’azienda ospedaliera della Ghirlandina, e non solo. Esattamente chi ha in mano i dati sensibili rubati all’azienda sanitaria modenese ha messo un countdown entro cui se – così almeno avverrebbe di solito – non viene pagato un riscatto i dati saranno ufficializzati online: 954,7 Gigabyte di dati per oltre un milione e 200mila file nelle mani di chissà chi. È estremamente grave che la Regione abbia fin qui sottovalutato il colpo”: lo scrive in una nota Valentina Castaldini, (nella foto in alto), consigliere regionale e capogruppo Forza Italia Emilia-Romagna, coordinatore delle commissioni PNRR.
“Avevo sperato venisse scongiurato questo pericolo, e avevo con un apposito Question time in Aula – durante l’ultima assemblea legislativa – chiesto all’assessorato alla Salute e all’assessorato dell’agenda digitale, rispettivamente Raffaele Donini e Paola Salomoni, ma sono stata quasi derisa per la mia preoccupazione perché non c’era motivo di preoccuparsi ed era tutto sotto controllo. Invece eccoci qui, nelle mani di chissà quali cyber criminali, che faranno chissà cosa di tutti i dati sensibili, o quel che contengono quelle cartelle sottratte all’Ausl di Modena”: aggiunge Valentina Castaldini.
La consigliera regionale e capogruppo Forza Italia Emilia-Romagna chiede che la Regione riferisca subito di quanto stia accadendo, “oltre al fatto – aggiunge – che spero, qualora fossero già stati contattati possano procedere a denunciare chi ha tentato un colpo del genere alla nostra sanità pubblica. È evidente che ci sono delle falle nel nostro sistema di protezione e occorre dopo essersene assunti la responsabilità, provvedere immediatamente alla risoluzione di questo problema”.