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Amazon Castel San Giovanni, Ugl Terziario: Cominciano gli scioperi

(Sesto Potere) – Piacenza – 10 ottobre – Avrà inizio oggi, 10 ottobre 2023, con un pacchetto di scioperi intermittenti (2 ore nel turno mattutino) la protesta dei lavoratori Amazon di Castel San Giovanni.

Iniziativa adottata: “dopo l’inaccettabile epilogo della trattativa per le retribuzioni dei lavoratori impiegati nella multinazionale. Il risibile aumento lordo del 1,1% delle retribuzioni (che presumibilmente verrà assorbito già a gennaio dall’aumento del ccnl del commercio) non è accettabile. Sia in considerazione del caro vita che aggredisce i redditi dei lavoratori sia in relazione ai profitti che incessantemente incassa Amazon”: scrivono in una nota congiunta le RSU dell’UGL Terziario Veronica Rattazzi, Elio Di Martino, Andrea Greco e Luca Milani e il segretario Provinciale UGL di categoria Pino De Rosa.

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“Non dimentichiamo la grande opportunità del Covid (tale si è rilevata la pandemia per Amazon) quando era possibile fare acquisti quasi esclusivamente on line.
Ma chi faceva i pacchetti non era on line! Un’azienda che nemmeno paga le tasse in Italia ha realizzato extraprofitti che nessuno ha intaccato e che non ha voluto e non vuole condividere nemmeno con i lavoratori. Se altre organizzazioni sindacali del comparto logistico (in tutti gli altri magazzini Amazon applica il ccnl della logistica) hanno accettato con soddisfazione la “revisione retributiva” che con un aumento del 3% allinea le retribuzioni a quelle di Castel San Giovanni, noi riteniamo che ai lavoratori Amazon si debba di più”: aggiungono le rappresentanze UGL.

Con queste premesse l’UGL terziario chiede: “Una somma una tantum in buoni benzina e buoni pasto superiore a quella del 2022 che fu di 500 €. L’aumento del ticket pasto da 7 a 8 € giornalieri. La concessione di un abbonamento Amazon Prime gratuito per ogni dipendente (non avrebbe alcun costo per l’azienda)”.

Nell’incontro del 26 settembre scorso UGL Terziario ha manifestato all’azienda la propria insoddisfazione ed ha chiesto un incontro a breve per rivedere l’accordo e dare di più ai lavoratori.

“La mobilitazione, che comincia con l’inizio del picco di lavoro di fine anno, durerà finché l’azienda non muterà il suo atteggiamento accettando di raccogliere quelle proposte di civiltà del lavoro che vanno nella direzione della partecipazione dei lavoratori all’impresa. Non si chiedono regali ma almeno un premio aziendale a fronte di obiettivi concordati con l’azienda e che darebbero luogo a miglioramenti economici solo se raggiunti. I lavoratori offrono impegno e chiedono meritocrazia. Amazon risponde con i “livellamenti retributivi”. E’ solo l’inizio di una mobilitazione alla quale chiederemo adesione anche ai colleghi cui è applicato il ccnl logistica attraverso UGL Servizi e Merci che già è presente ed attiva in diversi magazzini”: concludono le RSU dell’UGL Terziario e il segretario Provinciale UGL di categoria Pino De Rosa.

A seguire pubblichiamo la posizione diffusa da Amazon in merito alle giornate di sciopero proclamate presso il centro di distribuzione di Castel San Giovanni in provincia di Piacenza: “Rivediamo regolarmente le retribuzioni attraverso un processo ben consolidato. La retribuzione di ingresso prevista dal CCNL Commercio è pari a 1655,98€. Amazon, grazie alla propria politica di revisione annuale degli stipendi, offre, a partire dal 1º ottobre 2023, una retribuzione di ingresso di 1.765€, cioè circa il 7% in più rispetto a quanto previsto dal CCNL. Ad aprile il CCNL commercio prevedeva un incremento delle retribuzioni: anziché assorbirlo, poiché i nostri stipendi sono già ampiamente superiori rispetto a quanto previsto dal CCNL, abbiamo deciso di rilanciare con un ulteriore aumento. Queste revisioni annuali degli stipendi ci permettono di garantire e mantenere una equità di trattamento salariale in tutto il network”.