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Alluvione, Pichetto Fratin: “Servono aree di esondazione e terreni agricoli esondabili in cui si prevede l’indennizzo”

(Sesto Potere) – Forlì – 25 ottobre 2023 – “Gli Stati Generali sull’alluvione sono un momento prevalentemente tecnico, di riflessione e di condivisione di elementi utili che devono fare scaturire considerazioni da parte di Comune, Regione e Governo, con l’obiettivo principale di creare le migliori condizioni possibili di relazione tra i livelli istituzionali, per riuscire a mettere in campo misure efficaci per la ripartenza con l’obiettivo da perseguire della sicurezza dei territori”. Lo ha sottolineato nell’introduzione ai lavori degli Stati Generali sull’alluvione che si sono svolti lunedì al San Giacomo l’assessore all’ambiente del Comune di Forlì, Giuseppe Petetta , di Forza Italia, che ha ringraziato il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin per la partecipazione (nella foto a lato) con un collegamento video.

Per vincere la sfida della ricostruzione, secondo l’esponente del Governo: “non servono le pacche sulle spalle, ma il Governo deve essere a fianco dell’Emilia-Romagna e delle popolazioni colpite e le risorse complessive finora stanziate alla struttura commissariale superano i 600 milioni”. 

Tuttavia, per il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin “l’altro grande fronte è l’adattamento, dopo aver ripristinato tutto nel migliore modo possibile: dobbiamo essere in condizione di raccogliere le acque, vuol dire raccoglierne quando piove tanto, per non farle defluire di colpo (e in Romagna c’è una discesa quasi diretta dall’Appennino), e averle quando c’è siccità”.

Pichetto Fratin ha citato il caso della “Spagna che raccoglie il 37% dell’acqua piovana, noi l’11%”. Ed ancora: “Servono poi aree di esondazione, terreni agricoli esondabili in cui è previsto l’indennizzo”.

Per il ministro dell’Ambiente la mancanza di fondi non è in realtà un problema: “Ho spostato oltre un miliardo dal Pnrr ai fondi di inclusione, operazione che ci permette di dare copertura completa a opere da terminare, che non sarebbero mai state completate entro i termini del Pnrr. Per quanto riguarda i fondi strutturali 2014-2022, a fatica si era raggiunto a spenderne il 50%, non è una questione di disponibilità di risorse per investimenti”. 

Il ministro ha ricordato gli impegni del governo per gli interventi post alluvione in Emilia-Romagna: mezzo miliardo di euro per gli interventi di ricostruzione e 500 per gli interventi di somme urgenza, oltre a 800 per le urgenze.

Per la deputata forlivese e coordinatrice regionale dell’Emilia Romagna di Forza Italia, Rosaria Tassinari, “la partecipazione del ministro dell’ambiente dimostra la vicinanza del governo ai territori alluvionati”.

Agli Stati Generali sull’Alluvione hanno partecipato anche il sindaco di Forlì Gian Luca Zattini e la  Vicepresidente della Regione Emilia-Romagna Irene Priolo – (vedi foto in alto tratta dal suo profilo Fb) – che ha spiegato essersi trattato di: “Un momento di condivisione per ricordare quanto fatto in quei giorni ma soprattutto per iniziare ad impostare un nuovo approccio al nostro territorio. Quasi 57mila le nuove frane che si sono attivate a seguito degli eventi di maggio, 123 i comuni coinvolti. Interi versanti sono caduti nei fiumi causando esondazioni. Un fenomeno mai registrato prima. Io credo che si debba ripartire da qui. Ricostruire non sarà facile, ci vorranno tempo e risorse ma sono sicura che la Romagna si risolleverà più forte di prima”.

Interventi anche di Simona Savini, dirigente del Servizio ambiente e urbanistica del Comune, Piero Tabellini, dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile, Stefano Francia, presidente del Consorzio di Bonifica della Romagna, Alessandro Baroncini, direttore reti centrali del Gruppo Hera, Lucio Torrisi, tenente colonnello dell’Aeronautica militare e Matteo Berti, docente e geologo dell’Università di Bologna.