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Alluvione Emilia Romagna: audizione Curcio. Tassinari (FI): “È tempo di soluzioni, collaborazione, semplificazione e risposte concrete ai territori colpiti”

(Sesto Potere) – Roma – 22 maggio – Questa mattina, presso l’Aula del II piano di Palazzo San Macuto, la Commissione parlamentare di inchiesta sul rischio idrogeologico e sismico del territorio italiano, sull’attuazione delle norme di prevenzione e sicurezza e sugli interventi di emergenza e di ricostruzione a seguito degli eventi calamitosi verificatisi dall’anno 2019, ha svolto l’audizione (qui il video completo) di Fabrizio Curcio, Commissario straordinario di Governo alla ricostruzione nei territori colpiti dall’alluvione verificatasi in Emilia Romagna, Toscana e Marche.

«Il tema del dissesto idrogeologico va affrontato con un approccio sistemico e integrato, come ha ricordato oggi in audizione il Commissario Fabrizio Curcio. Accolgo e condivido con convinzione il suo appello alla collaborazione tra tutti i livelli istituzionali: solo un’azione coordinata e trasparente può davvero garantire risposte efficaci ai territori fragili come l’Emilia-Romagna»: ha dichiarato l’on. Rosaria Tassinari, deputata di Forza Italia, coordinatrice regionale del partito in Emilia-Romagna e componente della Commissione parlamentare d’inchiesta sul rischio idrogeologico.

«Il nostro territorio – prosegue Tassinari – è tra i più esposti d’Italia: oltre il 60% dell’Emilia-Romagna è in condizioni di criticità. Da romagnola ho vissuto in prima persona le conseguenze della devastante alluvione del 2023. Per questo, mi sento ancora più responsabilizzata nel promuovere un cambiamento profondo nel modo in cui affrontiamo l’emergenza e soprattutto la prevenzione».

Durante l’audizione, la deputata Tassinari ha posto l’attenzione su tre temi centrali: il supporto ai piccoli Comuni, la semplificazione delle procedure e l’individuazione della platea dei danneggiati, e il nuovo decreto-legge 65/2025.

Il supporto ai piccoli Comuni, spesso privi delle competenze tecniche per progettare e attuare interventi spiega Tassinari: «Il Commissario ha riconosciuto i ritardi e ha assicurato che, dove necessario, sarà intensificato il coordinamento con gli enti incaricati della progettazione, come Sogesid. Invito i territori a segnalare eventuali criticità in corso: solo con il confronto diretto possiamo sbloccare le situazioni ferme».

Due nodi distinti ma fondamentali sono anche: la semplificazione delle procedure e l’individuazione puntuale della platea dei danneggiati.
«Sul primo fronte – sottolinea Tassinari – è evidente la necessità di snellire i meccanismi burocratici, che oggi richiedono le stesse complesse procedure sia per piccoli rimborsi da poche migliaia di euro che per interventi ben più consistenti. Questo sta rallentando in modo inaccettabile i ristori». «Parallelamente – aggiunge la deputata di Forza Italia – il Commissario ha evidenziato una criticità informativa: su circa 68.000 potenziali cittadini colpiti, ad oggi sono solo 4.000 le domande effettivamente ricevute. A differenza di quanto avviene in altri contesti come i terremoti, qui manca un quadro certo della platea. Serve quindi un lavoro urgente di mappatura e definizione, per evitare che intere fasce di popolazione restino escluse dai benefici per semplice mancanza di chiarezza o accesso alle informazioni».

Poi c’è il tema del nuovo decreto-legge 65/2025, attualmente all’esame del Parlamento. «Si tratta di un passo avanti importante – prosegue Tassinari – perché introduce ordinanze speciali, più agili, pensate per rispondere a situazioni specifiche, come i danni all’agricoltura. È la direzione giusta: flessibilità, velocità, pragmatismo».

Infine, Tassinari richiama l’attenzione sul fenomeno dello spopolamento delle aree pedemontane e montane, indicato dallo stesso Curcio come concausa del dissesto. «Meno presidi umani significa meno cura del territorio. Dobbiamo invertire la rotta: rilanciare la vita e l’economia nelle aree interne è anche un presidio ambientale».

«I cittadini ci chiedono soluzioni, non polemiche. Come Forza Italia vogliamo lavorare in modo costruttivo, pragmatico, mettendo al centro la sicurezza delle persone e la tutela del territorio. Questo – conclude – deve essere il cuore della nostra azione politica».