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Aie: editoria -4,8% copie e -4,1% in valore nei primi 3 mesi del 2024. A rischio 3.500 imprese e 11.000 occupati nel settore librario

(Sesto Potere) – Roma – 2 maggio 2024 – Nei primi tre mesi del 2024 l’editoria italiana di varia, ovvero romanzi e saggi venduti nelle librerie fisiche e online e nella grande distribuzione, è in flessione del 4,1% a valore e in flessione del 4,8% a numero di copie rispetto al 2023. Le vendite a prezzo di copertina nelle prime dodici settimane sono state pari, infatti, a 357 milioni di euro, le copie vendute pari a 23 milioni (si sono persi a valore 15,1 milioni di euro e si sono perse 1,2 milioni di copie vendute rispetto al 2023).

Nel solo periodo 26 febbraio – 23 marzo si registra un +1,3% a valore e -0,6% a copie rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Le vendite sono state pari a 123,1 milioni e le copie sono state pari a 7,8 milioni (rispetto allo stesso periodo del 2023 si sono guadagnati 1,6 milioni a valore e perse 49mila copie).
Rispetto al 2019, le vendite sono in crescita del 16,5% a valore e del 13,1% a numero di copie, ovvero 50,5 milioni di euro in più e 2,7 milioni di copie in più rispetto al 2019.
Sono questi alcuni dati rielaborati dall’ufficio studi dell’Associazione Italiana Editori (AIE) su rilevazioni di Nielsen BookScan, aggiornati mensilmente e disponibili online nella pagina Studi e ricerche del sito AIE.

È proprio a partire da questi dati che, in occasione del Salone Internazionale del Libro di Torino, AIE organizza il prossimo 10 maggio alle 10.30 in Sala Blu un confronto sulle prospettive per l’anno in corso dal titolo “Il mercato del libro nei primi mesi del 2024”.

Sarà un’occasione per approfondire i trend sui primi mesi dell’anno e in prospettiva i temi e le sfide del momento, a partire dall’internazionalizzazione e la grande occasione dell’Italia Ospite d’Onore 2024 alla Fiera del Libro di Francoforte. In collaborazione con Aldus Up, il programma europeo finanziato dalla Commissione Ue tramite Europa Creativa.

Con la moderazione di Sabina Minardi (L’Espresso) e sulla base dei numeri illustrati dall’ufficio studi di AIE, si confronteranno, introdotti da un intervento del presidente di AIE Innocenzo Cipolletta, Lorenzo Armando (vicepresidente AIE e presidente del gruppo Piccoli editori di AIE), Alessandra Carra (Gruppo Feltrinelli), Andrea Giunti (Gruppo Giunti), Renata Gorgani (vicepresidente di AIE e presidente del gruppo editoria di varia di AIE), Caterina Marietti (Bao Publishing), Stefano Mauri (Gruppo editoriale Mauri Spagnol) ed Enrico Selva Coddè (Gruppo Mondadori).

E intanto in una nota congiunta, i presidenti Paolo Ambrosini – Ali Confcommercio, Antonio Terzi – Sil Confesercenti, Medardo Montaguti – Federcartolai Confcommercio, commentano i dati AIE della congiuntura di marzo.

“La flessione di mercato certificata dai dati resi noti da AIE (- 4.1 a valore e 4.8 a copie sul primo trimestre 2023) conferma quanto già le nostre imprese ci hanno evidenziato. Meno fatturato comporta meno redditività per le imprese con conseguenti minori investimenti sino ad arrivare al rischio di chiusure e/ o di riduzione del personale. Ma a rendere ancora più preoccupanti i dati è la totale assenza ad oggi di una politica pubblica per il settore che se non accompagnato rischia di non tenere e di portare i dati del primo trimestre a valori ancora più pesanti nei prossimi mesi”.
“A rischio ci sono, solo nel settore librario 3.500 imprese e 11.000 occupati. Per questo torniamo anche qui a richiedere un tavolo di confronto istituzionale al presidente del consiglio Meloni, al ministro Sangiuliano e ai presidenti delle commissioni parlamentari
Sen.Marti e On.le Mollicone”: è l’appello lanciato da Ali Confcommercio, Sil Confesercenti, e Federcartolai Confcommercio.