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Aeroporto di Bologna, cda società di gestione approva resoconto di gestione al 30 settembre 2023

(Sesto Potere) – Bologna – 15 novembre 2023 – Il Consiglio di Amministrazione di Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A., riunitosi oggi sotto la Presidenza di Enrico Postacchini, ha approvato il Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2023.

“Le performance economico finanziarie ed i volumi di traffico registrati nel periodo in esame ci restituiscono l’istantanea di uno scalo che ha superato anche le più ottimistiche previsioni di inizio anno – ha commentato Nazareno Ventola, (nella foto a lato), Amministratore Delegato e Direttore
Generale di Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna -. Un risultato del quale siamo molto contenti e che è ancora più sorprendente e rilevante se pensiamo al contesto decisamente complicato nel quale è maturato. In tale scenario, lo scoppio del conflitto in Medio Oriente è
sicuramente un nuovo fattore da monitorare, che va ad aggiungersi al protrarsi della guerra in Ucraina, alla congiuntura inflattiva e all’aumento del costo delle materie prime. Elementi, questi ultimi, che hanno condizionato le nostre marginalità”.

Dati di traffico
Sebbene i primi tre mesi del 2023 abbiano risentito ancora della stagionalità della domanda e delle attuali incertezze a livello macroeconomico e geopolitico, nel complesso i primi nove mesi del 2023 hanno fatto registrare una progressiva ripresa dei volumi di traffico, con la Summer Season 2023 a fare da traino fino al pieno recupero rispetto ai valori pre-Covid.
I primi nove mesi del 2023 hanno visto transitare complessivamente 7.716.841 passeggeri, con un +18,7% rispetto allo stesso periodo del 2022, ma anche un +7,5% rispetto al 2019, ultimo anno pre-pandemia. Il riempimento medio degli aeromobili è stato dell’83,3% nel 2023, rispetto al 78,8% del 2022 e l’81,9% del 2019.
Come ormai da trend, anche i primi nove mesi dell’anno evidenziano un traffico domestico in più rapida ripresa, con i passeggeri su voli nazionali che hanno raggiunto e superato i livelli prepandemia (+26,5% rispetto al 2019). Pur risentendo ancora delle incertezze dello scenario macroeconomico e geopolitico attuale, anche il comparto internazionale è arrivato a superare i valori del 2019 del 2,5%.
Relativamente al traffico merci, nei primi nove mesi del 2023 si registra un livello di traffico cargo e posta di 37.783.053 Kg, con un decremento del 6,7% rispetto al 2022 ma con un +4% rispetto al 2019. A pesare l’elevata incertezza sull’intero settore cargo mondiale, derivante dalla difficile situazione internazionale, nonostante qualche segno di ripresa da fine settembre.
Risultati che nei primi nove mesi del 2023 posizionano lo Scalo al settimo posto in Italia per numero di passeggeri e al terzo posto per volume di merce movimentata.

Andamento della gestione
Complessivamente, nei primi nove mesi del 2023 l’andamento della gestione continua a risentire, nel confronto con il 2022, dell’impatto positivo in quell’esercizio dell’iscrizione nei ricavi del contributo di 21,1 milioni di euro derivante dal Fondo di compensazione dei danni subiti a causa Covid-19.
Nei primi nove mesi del 2023 si rilevano ricavi consolidati per 104,7 milioni di euro, per una crescita del 1,6% rispetto al 2022 che ha registrato ricavi per 103 milioni comprensivi, appunto, del suddetto contributo.
Al netto di tale contributo i ricavi complessivi passano quindi da 81,9 milioni del 2022 ai 104,7 milioni del 2023 (+27,85%). Isolando anche la voce “ricavi per servizi di costruzione” che dipende dagli investimenti in diritti di concessione realizzati, sensibilmente maggiori nel periodo
in esame, i ricavi rettificati del periodo in esame ammontano a 87,9 milioni di euro contro 72,6 milioni al 30 settembre 2022, evidenziando una crescita del 21,07%.
I ricavi per servizi aeronautici ammontano a 47,6 milioni di euro e rispetto al 2022 presentano una crescita del 18,1% strettamente correlata all’aumento del traffico passeggeri.
I ricavi per servizi non aeronautici, pari a 39,2 milioni di euro, fanno registrare un +24,3% rispetto allo scorso anno. Anche in questo caso la crescita è dovuta all’aumento del traffico con conseguente crescita di tutte le principali categorie di ricavi: parcheggi +27%, Marconi Business Lounge +54,1%, subconcessioni dei locali e delle aree +18,8%, advertising +53,4%.
La voce “altri ricavi”, nella quale per il 2022 ricade il Fondo di compensazione, rimane nel 2023 sostanzialmente invariata al netto di tale Fondo.
I costi complessivi crescono nel 2023 del 25,5% sul 2022. Tuttavia, se si isolano i “costi per servizi di costruzione”, legati ai maggiori investimenti in infrastrutture aeroportuali effettuati nel 2023, i costi rettificati presentano una crescita del 15,2% dovuta all’aumento di quasi tutte le componenti, principalmente i costi per servizi, il canone di concessione aeroportuale e il costo del personale.

Risultati reddituali
Il periodo gennaio-settembre 2023 evidenzia un Margine Operativo Lordo (EBITDA) di 34 milioni di euro contro un margine di 46,7 milioni nel 2022 – fortemente influenzato del contributo derivante dal Fondo di compensazione – e di 36,2 milioni nel 2019. L’EBITDA rettificato (al netto del Fondo e dei servizi di costruzione) è di 33,1 milioni nel 2023, contro i 25,2 milioni del 2022, con una crescita quindi del 31,6% ma una decrescita del 7,3% rispetto al 2019.
Il Risultato Operativo (EBIT) si attesta a 22,3 milioni di euro contro 36,7 milioni del 2022 e, maggiormente significativo come confronto in quanto non impattato dal contributo del Fondo, 26 milioni di euro del 2019 (-14%).
Il Risultato ante imposte dei primi nove mesi del 2023 si attesta a 20,5 milioni di euro contro 37,1 milioni al 30 settembre 2022 e i 25,1 milioni del 2019.
Il risultato netto del periodo, interamente di competenza del Gruppo, si attesta a un utile di 14,7 milioni di euro, in forte recupero rispetto agli esercizi condizionati dalla pandemia ma in contrazione rispetto all’utile netto di 17,9 milioni di euro del 2019 (-18,1%).

Dati patrimoniali e investimenti
La Posizione Finanziaria Netta del Gruppo al 30 settembre 2023 è pari a circa 4 milioni di euro contro 7 milioni di euro al 31 dicembre 2022 e -3,3 milioni al 30 settembre 2022.
Rispetto al 31 dicembre 2022, dal lato della liquidità la variazione è dovuta al flusso di cassa operativo al netto della variazione del Capitale Circolante Netto, positivo per 13,4 milioni di euro a cui si aggiunge la scadenza di time deposit per 15 milioni di euro. D’altro lato si rileva
l’assorbimento di cassa delle attività di investimento per 17 milioni di euro e delle attività di finanziamento per 25,6 milioni di euro.
Il Patrimonio Netto consolidato e del Gruppo, pari a 204 milioni di euro contro 189,3 milioni al 31 dicembre 2022, si incrementa per effetto del risultato economico complessivo del periodo.

Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura del periodo
Quello del 2023 è stato il miglior ottobre della storia del Marconi, con 943.763 passeggeri registrati per un +16,9% su ottobre 2019 e un +12,2% su ottobre 2022.
Nel dettaglio, crescono soprattutto i passeggeri su voli nazionali (230.280, +43,2% su ottobre 2019 e +11,6% su ottobre 2022), ma registrano un’ottima performance anche i passeggeri su voli internazionali (713.483, +10,3% sullo stesso mese 2019 e +12,3% sullo stesso mese del 2022). In crescita anche i movimenti, a quota 6.996 (+12,3% sul 2019 e +10,9% sul 2022), mentre le merci trasportate per via aerea sono state 3.854 tonnellate (+13,9% sul 2019 e -8,7% sul 2022).
Nel periodo gennaio – ottobre i passeggeri complessivi sono stati 8.652.753, in aumento dell’8,5% sullo stesso periodo del 2019 e del 18,0% sullo stesso periodo del 2022. Nei primi 10 mesi del 2023 i movimenti complessivi sono stati 63.352, in crescita del 2,7% rispetto al 2019 e
del 12,4% sul 2022. Le merci trasportate per via aerea da gennaio ad ottobre sono state 34.334 tonnellate: +8,3 sul 2019 e -3,5% sul 2022.

Prevedibile evoluzione della gestione
Secondo le ultime previsioni di ACI Europe, le stime di recupero del traffico passeggeri per l’anno in corso sono state riviste sostanzialmente al rialzo, raggiungendo il -4,5% rispetto al 2019. La domanda si è mostrata resiliente anche grazie alla spinta positiva del turismo di rivalsa
e alla riapertura al traffico internazionale del mercato asiatico dopo le stringenti restrizioni ai movimenti. Tuttavia, la ripresa continua a risentire delle pressioni inflazionistiche sull’economia, dell’aumento dei costi di viaggio e delle tensioni geopolitiche internazionali.
Nei prossimi mesi il Gruppo continuerà ad essere impegnato nel superare i limiti della capacità infrastrutturale di alcuni sottosistemi, con diversi interventi che andranno ad insistere sull’aerostazione passeggeri, in un’ottica proattiva rivolta al miglioramento della qualità del
servizio. Questo in un contesto di pieno funzionamento dell’infrastruttura e dei processi operativi. Inoltre, il Gruppo continuerà a lavorare all’implementazione di iniziative programmate in termini di sostenibilità e trasformazione digitale.