mercoledì, Agosto 6, 2025
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Regis (Assorimap) chiede a governo “riconoscimento concreto del contributo delle pmi del riciclo”

(Sesto Potere) – Roma, 6 agosto 2025 – “Mentre l’Italia rallenta per le ferie estive, gli impianti di riciclo meccanico restano operativi per garantire la trasformazione dei rifiuti plastici in nuove risorse: il settore strategico per l’economia circolare del Paese non può permettersi di fermarsi tra sfide energetiche e normative, un impegno che necessita di un contributo dal Governo”. Walter Regis, (nella foto) presidente di Assorimap – Associazione nazionale riciclatori e rigeneratori di materie plastiche, aderente a Confimi Industria – lancia l’appello alle istituzioni per un riconoscimento concreto del contributo delle pmi del riciclo.

Le aziende italiane, leader in Europa per capacità di trattamento e innovazione tecnologica, continuano a lavorare senza sosta anche nei mesi estivi, garantendo che imballaggi, film e altri manufatti plastici trovino una seconda vita invece di finire in discarica.

“L’estate è un momento critico – spiega Walter Regis, presidente di Assorimap –. Da un lato, la produzione di rifiuti plastici aumenta per via del turismo e del consumo “on the go”; dall’altro, si sottovaluta l’impegno delle nostre imprese, che invece lavorano a pieno ritmo per garantire la circolarità”.

Oltre 350 imprese attive, più di 240 i produttori di materie prime seconde, 86 gli impianti specializzati in plastica post-consumo, per una capacità installata di riciclo pari a 1 milione 800mila tonnellate: “Il comparto delle pmi del riciclo da anni sopravvive tra costi dell’energia triplicati e prezzi sempre più bassi delle materie vergini, non possiamo fermarci”, dice Regis.

Le aziende riciclatrici che aderiscono ad Assorimap trattano circa il 90% dell’intera quantità di rifiuti di imballaggi provenienti dalla raccolta differenziata nazionale producendo materia prima seconda di una qualità così elevata da assicurarsi la leadership mondiale.

Ogni giorno conta: gli obiettivi Ue non solo impongono che l’Italia debba raggiungere il 55% di riciclo degli imballaggi plastici entro il 2030, ma soprattutto che entro la stessa data gli imballaggi dei prodotti siano obbligatoriamente riciclabili. “Stretta tra le importazioni low cost di Asia e Nord Africa che invadono il mercato, la filiera del packaging e della manifattura non si ferma, e richiede materia prima riciclata in continuazione”.

Prima della pausa estiva, Assorimap rilancia l’appello al Governo: “Chiediamo alle istituzioni di riconoscere il nostro ruolo concreto nella transizione ecologica: servono politiche che sostengano gli investimenti e semplifichino le procedure”, conclude Regis.