lunedì, Febbraio 10, 2025
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CISL Funzione Pubblica di Romagna dice “no” all’utilizzo della Polizia Locale con funzione di portierato in Municipio

(Sesto Potere) – Forlì – 10 febbraio 2025 – La  CISL Funzione Pubblica di Romagna interviene con una nota sullo stato della Polizia Locale di Forlì e Cesena, anche alla luce dell’aggressione avvenuta sabato scorso ai danni di due agenti di Polizia locale di Parma.
Il giudizio del sindacato è drastico: “Purtroppo da parte delle Amministrazioni comunali della nostra Provincia al personale della Polizia Locale viene chiesto sempre di più, con l’affidamento di compiti demansionanti o rischiosi che non sarebbe tenuta a fare, a fronte di un perenne sottodimensionamento dell’organico”.

In particolare, la  CISL Funzione Pubblica di Romagna solleva il caso che: “Sembrerebbe che il personale di Polizia Locale dovrà svolgere funzione di portierato presso gli ingressi del Palazzo Comunale. In altre parole, controllare che chi entra abbia un appuntamento. Per quanto appaia evidente che la scelta dell’Amministrazione comunale sia motivata da esigenze di sicurezza, possono esserci altre soluzioni per perseguire questo obiettivo”: afferma la CISL FP che ritiene che affidare questo compito alla Polizia Locale: “voglia dire svalutare fortemente la figura dell’agente di Polizia Locale e distogliere questi lavoratori e lavoratrici dall’importantissimo servizio che svolgono quotidianamente per la cittadinanza e per il quale sono effettivamente qualificati”. 

“Inoltre – aggiunge ancora CISL Funzione Pubblica di Romagna – sottrarre parte del personale alla propria funzione all’interno del Comando, comporterà inevitabilmente un carico di lavoro aggiuntivo sul resto del personale di Polizia Locale, già sottodimensionato, con il rischio di compromettere la qualità del servizio.Molte altre sono le problematiche segnalate dai nostri lavoratori e lavoratrici della Polizia Locale di Forlì, come l’affidamento alla Polizia Locale di rischiosi compiti di controllo (detenzione e spaccio di stupefacenti, fotosegnalamento, immigrazione, abusivismo commerciale ecc.), che dovrebbero essere svolte da altre forze di polizia. Oltretutto, ciò accade spesso senza che il personale di Polizia Locale abbia ricevuto alcuna specifica formazione, sia adeguatamente equipaggiato e abbia i numeri per farvi fronte!”.

E a Cesena qual è la situazione?

“A Cesena la Polizia Locale, che svolge questo tipo di attività formalizzate dall’Accordo in forma associata con l’Unione Rubicone e Mare e il Comune di Cesenatico, dovrebbe avere un organico di 140 unità. Al momento, invece, conta meno di 80 dipendenti tra agenti e ufficiali e per il prossimo triennio l’amministrazione prevede solo l’assunzione di un agente e un funzionario. Come se non bastasse, sembrerebbe si voglia istituire anche il servizio notturno per il Corpo Intercomunale di Polizia Locale di Cesena-Montiano-Mercato Saraceno. Proposta che con questi numeri è inapplicabile, oltre che di limitata utilità (vedasi la sperimentazione del turno notturno che ha coinvolto la polizia locale del Comune di Forlì che è durata solo sei mesi a causa degli scarsi risultati raggiunti)”: afferma ancora CISL Funzione Pubblica di Romagna.

Anche in merito al dibattito relativo all’Unione della Romagna forlivese la CISL commenta che: “ad oggi, si sa solo che la Polizia Locale uscirà dall’Unione al 31 marzo… ma con quali prospettive di governo del territorio dal 1° aprile?”: si chiede il sindacato.

Infine, la CISL FP chiede alle amministrazioni interessate e alla politica in generale di: “compiere scelte responsabili al riguardo dei lavoratori e lavoratrici della Polizia Locale, in linea con la loro professionalità e rivolte al potenziamento dell’organico, dimostrando così di riconoscere il valore del prezioso lavoro che queste persone compiono ogni giorno per la nostra comunità!”.