(Sesto Potere) – Forlì – 28 marzo 2024 – Alice Buonguerrieri, deputato e presidente provinciale di Fratelli d’Italia, e Vincenzo Bongiorno, coordinatore comunale a Forlì di FdI, hanno fatto visita al Centro di Aiuto alla Vita di via Lazzarini, incontrando il presidente Andrea Taddeo.
Un’occasione per confrontarsi sull’attività dell’Associazione e riflettere sul sostegno e sui percorsi alternativi da proporre alle donne per sostenere il loro diritto a non abortire.
“Sollecitiamo l’Ausl Romagna a rilanciare il Protocollo Forlì, un percorso di accompagnamento proposto dal 2007 nei Comuni del comprensorio forlivese che vedeva il coinvolgimento di operatori sociali, sanitari e del privato sociale che aveva l’obiettivo di sostenere e affiancare le donne e le coppie nel momento della decisione – illustrano i due esponenti di FdI – Un progetto che, per alcuni anni, aveva portato il numero delle vite salvate nel forlivese in doppia cifra: tante le donne intenzionate inizialmente ad abortire che, sentendosi ascoltate e aiutate, hanno poi cambiato idea decidendo di partorire. Da alcuni anni, però, il Protocollo Forlì è stato di fatto abbandonato per motivi che vorremo approfondire con l’Ausl, e il numero delle vite salvate è diminuito: nel 2023, ad esempio, sono stati 5 i bambini salvati dall’aborto”.
Fratelli d’Italia propone quindi di tornare ad applicare con convinzione il Protocollo Forlì, mettendo al centro la persona e il rapporto umano nelle difficili circostanze in cui donne e coppie si trovano davanti alla scelta.
“Un incontro umano per eliminare la solitudine, pur lasciando libertà di scelta: questo era uno degli elementi centrali del Protocollo Forlì, uno degli elementi che ha portato a importanti risultati – aggiungono il presidente provinciale e il coordinatore comunale di FdI – Un approccio agli antipodi rispetto al freddo fare burocratico che si limita di fatto a ‘timbrare’ la decisione di abortire senza alcun approfondimento umano per tentare di sostenere la vita, come prevederebbe invece l’autentica ratio della Legge 194/78 – concludono Buonguerrieri e Bongiorno – Rimettiamo con decisione la vita al centro della proposta politica”.