(Sesto Potere) – Forlì – 9 dicembre 2023 – Duecentosessantamila euro di contributi dal movimento cooperativo nazionale per venti imprese associate a Legacoop Romagna che hanno subito danni dall’alluvione.
Il presidente di Legacoop nazionale Simone Gamberini ha consegnato simbolicamente la somma nel corso di una breve cerimonia a cui hanno preso parte i rappresentanti delle aziende: 17 del territorio ravennate (Icel, Camst, Copura, Zerocento, Terremerse, Deco, Fruttagel, Cormec, Cab Massari, Cab Bagnacavallo, Cab Terra, Cab Fusignano, Agrisfera, Cab Campiano, Cab Comprensorio Cervese, Conase e Coop pescatori Luigi Penso), 2 di Forlì-Cesena (Formula Servizi e Novacoop) e 1 della provincia di Rimini (Coop Cà Santino).
Questo nuovo contributo di Legacoop nazionale — dopo quello già versato a maggio per soci e lavoratori — porta a quota 5,7 milioni di euro la cifra che il movimento cooperativo associato a Legacoop ha raccolto fino ad oggi per le vittime dell’alluvione, sia cittadini che imprese.
I fondi sono stati raccolti in varie forme da tantissime realtà come Coop, Conad, Assicoop, Ènostra, Granterre e la campagna fotografica Romagna Tin Bòta.
Legacoop nazionale ha giocato un ruolo decisivo nella raccolta a favore dei soci e dei lavoratori colpiti dai danni e nel sostegno alle cooperative che hanno subito danni, in un crescendo di mutualità che è andato a favore delle popolazioni, delle imprese e dei territori di Forlì-Cesena, Rimini e Ravenna.
«Di fronte a una tragedia così grande — dichiara il presidente di Legacoop Romagna, Paolo Lucchi — i cooperatori hanno dimostrato ancora una volta cosa significhi veramente la solidarietà, in un modo ancor più rimarchevole, visti i gravi ritardi con cui è stata gestita la questione dei ristori. È importante sottolineare che il percorso intrapreso è stato un impegno condiviso. Desidero ringraziare di cuore il presidente Gamberini e tutta la presidenza nazionale di Legacoop, che ha appoggiato queste iniziative affiancando il movimento cooperativo romagnolo per costruire risposte concrete. Se oggi siamo qui, pronti a ripartire, è anche grazie a questo straordinario sforzo di altruismo e aiuto reciproco».