(Sesto Potere) – Cesena – 27 novembre 2023 – “Che cosa si intende per patrimonio dissonante? Quando si parla di patrimonio dissonante, o controverso, si fa riferimento a un oggetto patrimoniale collegato ad eventi storici più o meno conosciuti e riconosciuti, in alcuni casi legati ad un passato comune complesso e controverso, da cui possono scaturire interpretazioni conflittuali – o comunque in contrasto tra loro – da parte di gruppi socio-culturali diversi (es. Architetture dei totalitarismi del ‘900). Il patrimonio dissonante europeo è oggi in molti casi sommerso, non riconosciuto dalla comunità oppure, al contrario, oggetto di contestazioni sociali sui valori che trasmettono e sul passato che li ha prodotti. Questi edifici tuttavia sono forieri di un importante messaggio storico identitario e di pace, perché è da quegli anni duri che sono nati i valori democratici che oggi contraddistinguono il nostro paese”: così in una nota l’ufficio stampa del Comune di Cesena.
“Memorie da salvaguardare e luoghi da raccontare”: su queste premesse lo scorso giugno è partito il progetto europeo finanziato da URBACT IV “AR.C.H.ETHICS – Architecture, Citizenship, History and Ethics to shape Dissonant Heritage in European cities” che vede Cesena capofila di un team composto da altre otto città: Permet (Albania); Vilanova de Cerveira (Portogallo), Betera (Spagna), Gdansk e Krakow (Polonia), Leros (Grecia), Leipzig (Germania) e Kazanlak (Bulgaria).
A questo proposito, dopo che mercoledì 29 novembre si terrà il primo incontro tra l’Amministrazione comunale e tutte le realtà locali coinvolte (associazioni sportive e culturali, Istituto storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea, Centro Pace Cesena, Università di Bologna e privati cittadini), e giovedì 30 novembre e venerdì 1° dicembre Cesena ospiterà il primo meeting europeo sul “patrimonio dissonante” dando avvio al percorso di co-progettazione e di partecipazione attiva.
L’avvio di questo percorso di studio, approfondimento e dialogo con il territorio e con gli altri territori europei si inserisce tra le azioni strategiche intraprese con l’obiettivo di meglio conoscere il patrimonio culturale dissonante come bene comune da valorizzare per costruire e rafforzare l’identità della comunità di riferimento: spiega in una nota il Comune.
Si procederà quindi generando pratiche urbane per la gestione innovativa del patrimonio dissonante; attivando laboratori di comunità attorno all’identità e ai valori comuni dell’UE; e cercando di attrarre investimenti e opportunità di sviluppo per la rigenerazione culturale del patrimonio dissonante.
A livello locale il Comune si concentrerà sul patrimonio cittadino legato alle architetture razionaliste realizzate durante il ventennio fascista del ‘900. Il progetto prosegue il lavoro iniziato con l’adesione alla rete europea ATRIUM nel 2022 (Architecture of Totalitarian Regimes of the XX century In Europe’s Urban Memory) nata con l’obiettivo di costruire itinerari storico-culturali per indagare le architetture dei regimi totalitari che hanno caratterizzato gran parte d’Europa durante i decenni centrali del XX secolo.
In continuità con il progetto KAIROS (URBACT III) ci si concentrerà soprattutto sulla zona dell’Ex Gil/Tribunale per lavorare con le scuole dell’area. Previsti inoltre percorsi più ampi di rigenerazione che relazionino il patrimonio dissonante di epoca razionalista con iniziative, visite guidate e nuovi prodotti culturali. L’obiettivo è co-progettare nuovi percorsi di fruizione per le scuole, i giovani e la comunità locale legati ai valori democratici dell’UE, utilizzando la Storia e la memoria come patrimonio comune e strumento di cittadinanza attiva.
Il programma europeo URBACT, a cui Cesena partecipa da diversi anni, guida il cambiamento in Europa facilitando la cooperazione e lo scambio di idee tra le città nell’ambito di reti tematiche, sviluppando le competenze degli attori locali nella progettazione e attuazione di politiche integrate e partecipative e condividendo conoscenze e buone pratiche cittadine.
Il progetto, in corso fino al 31 dicembre 2025, affronterà 4 dimensioni chiave: Architettura, Persone, Storia, Etica che guideranno le città nello sviluppo di Piani di Azione Integrati (IAP) per promuovere la gestione sostenibile del patrimonio dissonante. Per la definizione dei Piani, ciascuna città, attiverà un Gruppo di Supporto Locale (ULG) riunendo insieme attori locali pubblici e privati, imprese, scuole e cittadini che svilupperanno nuovi percorsi e prodotti culturali e turistici per sviluppare un approccio inclusivo, interculturale, intergenerazionale, ibridando linguaggi artistici, innovativi, digitali.