(Sesto Potere) – Cesena – 27 ottobre 2023 – “Appare alquanto paradossale che al nostro primo comunicato intriso di contenuto e di numeri, venga data una lettura di violenza. E i numeri, per fortuna, non hanno colore politico a patto che si sappia leggerli e non vengano strumentalizzati come fa ogni giorno la sinistra. Ecco perché ci troviamo a dover rispondere nuovamente alle accuse dei Giovani Democratici: continuano imperterriti, e non ci sorprende, a scrivere falsità. Noi rispondiamo ancora una volta, entrando nel merito, e lo facciamo riprendendo le parole di Giorgia Meloni espresse mercoledì alla Camera dei deputati, dove ha chiaramente risposto e smontato l’escamotage comunicativo che la sinistra sta usando per raccontare come il Governo avrebbe tagliato i soldi per la sanità pubblica”: affermano in una nota congiunta Nicholas Pellegrini, coordinatore provinciale di Gioventù Nazionale, e Nicoló D’Altri, coordinatore di Gioventù Nazionale Cesena.
“Per sostenere questa tesi [Giovani Democratici e sinistra, ndr] usano il rapporto tra la spesa per la sanità e il Pil: ma non circostanziano questo indicatore e non mettono in rilievo una differenza non da poco. Mentre negli anni che governavano loro il Pil scendeva e, anche se finanziavano la sanità in misura inferiore rispetto al Governo Meloni la percentuale tra Pil/spesa per la sanità era maggiore rispetto a quella odierna, oggi il Pil cresce e anche se il Governo Meloni finanzia maggiormente rispetto ai governi di sinistra la sanità, è chiaro che la percentuale è minore, ma il valore assoluto no. Gli euro sul piatto sono molti di più. Ecco la verità, chiara e semplice che smentisce il giochino numerico con cui tenta la sinistra di sostenere ciò che non è. A questo punto le ipotesi sono due: o i giovani di sinistra mentono sapendo di mentire oppure non sanno leggere e comprendere i dati e non sanno, dunque, quel che dicono”: affermano Nicholas Pellegrini, e Nicoló D’Altri.
“Ci teniamo inoltre a precisare che non esiste alcuna volontà di chiudere la bocca a nessuno, anzi riteniamo che il confronto su temi fondamentali tra movimenti giovanili, seppur duro, sia un bene per la società e la nostra città. Non prendiamo peró lezioni né di politica né di vita da chi vive in una perenne ricerca del Fascismo in assenza di esso, di chi usa termini come balilla o ci etichetta come ‘picchiatori di studenti’ nei propri post sui social. A noi interessa parlare nel merito delle questioni e non per spot elettorali e superficiali”: concludono
il coordinatore provinciale di Gioventù Nazionale e il coordinatore di Gioventù Nazionale Cesena.