(Sesto Potere) – Forlì – 7 marzo 2024 – Si registra oggi l’intervento del candidato sindaco di Forlì del centrosinistra, Graziano Rinaldini, in occasione della Giornata Internazionale della Donna
“La cronaca quotidiana ci riporta lo stillicidio di violenze fisiche e psicologiche subite dalle donne tra le mura domestiche, nei luoghi di lavoro e in diversi contesti sociali. Una situazione che ci riguarda da vicino. I dati del Centro Donna parlano di oltre 100 casi di maltrattamento nel 2023 e un costante aumento del numero delle donne che si rivolgono agli operatori per chiedere aiuto e assistenza. Preoccupa anche la situazione in provincia che, con 61 denunce per violenza sessuale nel 202, di cui 10 ai danni di minori sotto i 14 anni, si colloca al decimo posto della graduatoria nazionale”: commenta Graziano Rinaldini, nel suo intervento in occasione della Giornata Internazionale della Donna.
“La violenza sulle donne, anche nel nostro territorio, – aggiunge – è un fenomeno trasversale che riguarda tutti gli strati sociali, le culture e i livelli di reddito. Un quadro che ci allarma e che ci impone un cambio culturale a partire dalla quotidianità delle nostre relazioni. Una riflessione che non può e non deve riguardarci solo l’8 marzo ma ogni giorno”.
“I numeri dimostrano la necessità di interventi sempre più strutturati con un impegno crescente di risorse da destinare ai centri anti-violenza e alle case rifugio, oltre al Reddito di Libertà per le donne vittime di violenza per sostenere prioritariamente le spese per l’autonomia abitativa e personale. Fondamentale, nella nostra comunità, è la presenza delle numerose associazioni impegnate in modo costante nella promozione dei diritti delle donne, con la realizzazione di attività anche all’interno delle scuole e che, in occasione dell’8 marzo, danno vita a tante e importanti iniziative”: continua Rinaldini.
“La riproposizione di ruoli stereotipati fin dall’infanzia, l’adesione a presunte pratiche o attitudini o solo maschili o solo femminili, l’imposizione di valori e norme soggettive non condivise nelle relazioni affettive, le discriminazioni nell’iter di carriera sul lavoro, contribuiscono a generare questa violenza, impoveriscono la libertà di tutti e tutte costringendo le nostre vite in gabbie invisibili.
Dobbiamo impegnarci perché l’educazione all’affettività, prevista nella Convenzione di Istanbul, diventi una legge bipartisan del nostro ordinamento e un sapere che comprende la pedagogia di genere, l’educazione sessuale, la tutela delle differenze e di ogni discriminazione, la psicologia della coppia, l’educazione al web e all’uso dei dispositivi digitali”: propone il candidato sindaco per il Centrosinistra.
“La negazione delle differenze è un’altra gabbia che ci viene imposta: liberarci dai razzismi, dal pregiudizio e dall’odio per chi avvertiamo come ‘diverso’ è condizione per la libertà per tutti. La libertà femminile e la critica all’ordine patriarcale ci chiamano a un cambiamento che le donne hanno già da molti anni determinato. Questa trasformazione è un’occasione di libertà anche per noi uomini, può arricchire e aprire le nostre vite. È doveroso e improrogabile un cambio culturale che riguarda tutti e tutte”: conclude Graziano Rinaldini.