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8 marzo, Donne Imprese di Confartigianato Cesena: “il lavoro indipendente femminile è cresciuto”

(Sesto Potere) – Cesena – 7 marzo 2024 – Anche il territorio cesenate, sulla falsariga del dato nazionale celebra un 8 marzo da record per le imprenditrici artigiane: nel 2023, infatti, il lavoro indipendente femminile è cresciuto del 2% (e addirittura del 9% in Emilia Romagna), facendo registrare il miglior risultato in Europa, dove il tasso di crescita è stato in media dell’1,3%.

Lo rimarca il Movimento Donne Imprese di Confartigianato Cesena a cui aderiscono circa settecento imprese femminili.

  “Le imprenditrici i contribuiscono attivamente all’occupazione e a costruire un futuro di sviluppo per il nostro Paese offrendo alle
giovani donne un esempio importante della possibilità di realizzare le proprie aspirazioni e di superare gli stereotipi di genere nel mercato
del lavoro”, rimarca la presidente del Movimento Donne Impresa Confartigianato Cesena,  Fulvia Fabbri.

“La capacità delle donne di trainare il recupero dell’occupazione indipendente – prosegue la presidente – raggiunge percentuali da record
da record in Emilia Romagna dove il numero di imprenditrici, professioniste e lavoratrici autonome nell’ultimo anno è aumentato del 9%. Cresce anche il numero di donne impegnate in attività tipicamente maschili: basti pensare che ci sono 21mila le aziende a guida femminile
nel settore delle costruzioni, oltre 12mila quelle nel comparto dell’autoriparazione e quasi 11mila nel settore del traporto di merci e
persone”.

“Le nostre rilevazioni – sottolinea la presidente Fabbri  – dimostrano che l’imprenditoria femminile contribuisce all’occupazione e a 
costruire un futuro di sviluppo per il nostro Paese. Le imprenditrici concorrono anche a ridurre il gender gap, offrendo così un esempio
importante della concreta possibilità di realizzare le proprie aspirazioni e di superare gli stereotipi di genere nel mercato del lavoro.  Donne Impresa Confartigianato non chiede trattamenti di favore o corsie privilegiate, ma soltanto il rispetto di diritti che troppo spesso rimangono sulla carta. C’è ancora molto da fare a sia a Bruxelles che a Roma per riconoscere meriti e legittime aspettative delle donne, a partire da un welfare a misura delle esigenze delle donne come madri, mogli, figlie, lavoratrici. Tanti anche i problemi comuni con i colleghi uomini: fisco, burocrazia, credito, infrastrutture e la politica deve ascoltare le ragioni delle imprenditrici e a dare risposte concrete e immediate, affinché il sostegno all’imprenditoria femminile sia, a tutti gli effetti, un pilastro della politica economica”.

Nella foto la presidente del Gruppo donne Confartigianato Cesena Fulvia Fabbri, seconda da sinistra, con imprenditrici aderenti al movimento.