(Sesto Potere) – Roma – 11 ottobre 2024 – È stato firmato il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri che istituisce la Zona logistica semplificata (ZLS) Emilia-Romagna, a seguito dell’istruttoria condotta dal Ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR, Raffaele Fitto, in collegamento con la Regione.
La nuova ZLS – progetto unitario per la movimentazione delle merci in Emilia-Romagna – permetterà alle imprese della regione di accedere alle semplificazioni amministrative e alle agevolazioni previste in relazione agli investimenti realizzati sul territorio, nonché al nuovo credito d’imposta.
“Con la firma del decreto – ha dichiarato il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni (nella foto) – assicuriamo per le imprese della Regione Emilia-Romagna nuove opportunità di sviluppo per sostenere investimenti strategici, così come avevamo previsto anche nel nostro programma di Governo. Con l’istituzione della ZLS Emilia-Romagna, poniamo in essere un ulteriore atto concreto per favorire la crescita e lo sviluppo dei territori, garantendo inoltre alle imprese la possibilità di accedere al credito d’imposta ZLS, altra misura fortemente voluta da questo Governo”.
Il credito d’imposta ZLS rappresenta, infatti, un’importante misura di sostegno a favore delle imprese operanti nelle zone logistiche semplificate. L’accesso al beneficio è rivolto a tutte le imprese, indipendentemente dalla forma giuridica e dal regime contabile adottati, già insediate o di prossimo insediamento nelle zone logistiche semplificate, istituite o di futura istituzione.
La Zona logistica semplificata dell’Emilia-Romagna è un progetto speciale e unitario per la movimentazione delle merci che metterà in relazione infrastrutture viarie e ferroviarie e le aree produttive commerciali della regione.
Si tratta di una grande ‘rete’ di collegamenti che andrà a beneficio di tutto il sistema di trasporto merci, del tessuto imprenditoriale e l’occupazione.
La Zona logistica semplificata dell’Emilia-Romagna coinvolge 11 nodi intermodali da Ravenna a Piacenza, 25 aree produttive, 9 province (Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Modena, Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini) e 28 Comuni (Argenta, Bagnacavallo, Bentivoglio, Bondeno, Casalgrande, Cesena, Codigoro, Concordia sulla Secchia, Conselice, Cotignola, Faenza, Ferrara, Fontevivo, Forlì, Forlimpopoli, Guastalla, Imola, Lugo, Mirandola, Misano Adriatico, Modena, Ostellato, Piacenza, Ravenna, Reggiolo, Rimini, Rubiera, San Giorgio di Piano).
Come previsto dalle normative nazionali per l’istituzione delle zone economiche speciali, la ZLS avrà un’estensione di circa 4500 ettari e unirà il porto di Ravenna (nella foto), il centro del sistema, con i nodi intermodali regionali e le aree produttive commerciali identificate secondo criteri di collegamento economico – funzionale con il contesto portuale. Per avere un’idea: le imprese della Zls che utilizzeranno il porto di Ravenna – baricentro di tutto il sistema – potranno beneficiare di agevolazioni fiscali.
È inoltre previsto l’istituzione di un Comitato di indirizzo con funzioni di supporto per promozione, investimenti, monitoraggio e collegamento con le strutture regionali.