(Sesto Potere) – Roma – 10 luglio 2024 – Nel 2023 crescono a quota 698 (+11% rispetto alla scorsa edizione) i comuni virtuosi nella gestione dei rifiuti urbani (che contengono la produzione pro capite di rifiuti indifferenziato avviato a smaltimento al di sotto dei 75 kg/ab/anno); e salgono a 4.058.542 (+ 539.590 abitanti rispetto al 2022) i cittadini serviti da un efficiente servizio di gestione dei rifiuti, che rappresentano il 6,9% del totale della popolazione (lo scorso anno il 6%).
Il Nord Italia si conferma “campione” con 434 comuni virtuosi, ma è inarrestabile la rimonta del Sud che registra 231 comuni (+23,8% rispetto al 2022). Ancora fermo il Centro con 33 comuni (lo scorso anno 30).
“Fuoriclasse” nella gestione dei rifiuti urbani si confermano i comuni sotto i 5.000 abitanti: sono ben 450 sul totale; 196 comuni tra i 5.000 e i 15.000 abitanti e i 48 quelli oltre i 15.000 e i capoluoghi, con in testa – anche in questa edizione – i comuni del Nord-Est dello stivale (Treviso, Belluno, Trento e Pordenone).
A livello regionale, il Veneto si conferma primo in classifica per numero di comuni virtuosi (173), seguito dalla Lombardia (101, +27 rispetto alla scorsa edizione) e la Campania (83, +22 rispetto alla scorsa edizione). Registrano una crescita anche la Sardegna (+18) e l’Abruzzo (+9). Arretrano invece il Trentino-Alto Adige (-9) e in Piemonte (-10).
Questi, in estrema sintesi, i dati della XXXI edizione di “Comuni Ricicloni”, il dossier di Legambiente che fotografa e premia l’impegno dei comuni italiani nella raccolta differenziata per una corretta gestione dei rifiuti presentato nei giorni scorsi a Roma (vedi foto) in occasione della conferenza nazionale sull’economia circolare.
Cittadini “Rifiuti free”. Dei 4.058.542 cittadini “Rifiuti Free” il 40% abita in comuni con una popolazione compresa tra i 5.000 e i 15.000 abitanti, il 29% in comuni di 15.000 abitanti, il 23% in piccoli comuni e appena l’8% nei capoluoghi. I contributi più significativi arrivano dal Veneto (33,8% dei cittadini virtuosi complessivi), dalla Lombardia (15,5%), dalla Campania (8%) e dalla Toscana (7,3%). Da attenzionare il 5,9% di contributo fornito dalla regione Sicilia.
Tra i “virtuosi” > 30.000 abitanti. Confermata la crescita dei Comuni i virtuosi oltre i 30.000 abitanti e se lo scorso anno la maggior parte era collocata nel Nord Italia, in questa edizione entrano i comuni siciliani di Misilmeri (33.290) e Castelvetrano (30.711). Al Centro ritroviamo ancora Capannori (46.343 abitanti) e Fonte Nuova (32.752), mentre al Nord Italia, Montebelluna (31.281), Conegliano (34.445), Castelfranco Veneto (33.103), Mira (37.618) e si aggiunge San Donà di Piave (41.883). Tra i centri oltre i 50.000 abitanti Mazara del Vallo (55.129 abitanti), Carpi (72.525 abitanti) oltre ai capoluoghi Belluno (35.487), Pordenone (51.725), Treviso (98.074) e Trento (136.719), unica città oltre i 100.000 abitanti.
“Cento di questi consorzi” 2024. Sono 10.309.187 i cittadini il cui servizio di gestione dei rifiuti urbani è organizzato a livello consortile e a norma di legge, avendo raggiunto l’obiettivo del 65% di raccolta differenziata. A riprova di un modello funzionale ed efficiente, nelle classifiche sono ben 13 i consorzi Rifiuti Free che hanno contenuto la produzione dei rifiuti avviati a smaltimento entro i 75 kg/ab/anno. In Veneto 4: Consiglio di Bacino Priula, Consiglio di Bacino Sinistra Piave, Unione Montana Feltrina e Unione montana Agordina; 3 in Trentino-Alto Adige (Amambiente, ASIA e Comunità Montana della Val di Non) e in Sardegna (Comunità montana del Gennargentu Mandrolisai, Unione dei Comuni del Guilcer e Unione dei Comuni del Barigadu). 1 in Emilia-Romagna (Aimag), Friuli-Venezia Giulia (Ambiente Servizi) e Abruzzo (Unione dei Comuni del Sinello).