(Sesto Potere) – Sologno di Villa Minozzo – 5 luglio 2025. “Il futuro del nostro Appennino” è il tema del convegno che si terrà oggi a Sologno, indetto dalla Pro loco.
I lavori avranno inizio, nel Palasologno, con i saluti istituzionali di Elio Ivo Sassi, sindaco di Villa Minozzo, che rileva: “Un plauso all’associazione turistica solognese, che è da sempre molto attiva, oltre che in iniziative di natura ricreativa, nell’organizzazione di eventi promozionali, culturali, sociali e di valorizzazione del territorio, e non solo a livello locale, come in questa importante occasione”.
Seguirà la presentazione dell’incontro a cura dei volontari della Pro loco. Il sociologo Giuseppe Bonacini introdurrà poi la mattinata, che sarà condotta dal giornalista Luca Tondelli, ponendo in particolare l’attenzione sugli aspetti demografici e socio-economici della montagna reggiana.
Relatori Anna Giorgi, responsabile del polo Unimont, università della montagna, appartenente all’ateneo statale di Milano, e Marco Breschi, docente di demografia nelle università di Udine e di Sassari.

“La professoressa Giorgi – si sottolinea in una nota della Pro loco – ha fra l’altro realizzato il ‘Libro bianco sulla montagna’, un’analisi ampia e multidisciplinare sullo stato attuale delle montagne italiane, mentre il professore Breschi, che dal 2020 risiede a Sambuca Pistoiese, nell’Appennino toscano, comune in cui è stato di recente eletto sindaco, ha tra l’altro lavorato per le Nazioni unite e il suo attuale impegno di ricerca è soprattutto rivolto alle ‘Isole e agli Isolati demografici’ ed il connesso tema dello spopolamento”.
Sono inoltre previsti interventi da parte di rappresentanti del Parco nazionale, che, unitamente al Comune villaminozzese, ha patrocinato l’appuntamento, cui hanno pure aderito Lega coop, Assicoop ed Emilbanca, e di esponenti del mondo della cooperazione e delle altre realtà coinvolte. Si terminerà con un dibattito.
“Questo convegno – conclude il primo cittadino Sassi (nella foto) – costituisce un momento significativo di confronto e di riflessione sul nostro domani. Anche e soprattutto attraverso un costante dialogo tra istituzioni, mondo accademico, associazioni e comunità locali potremo individuare strade concrete per contrastare il problema dello spopolamento e per valorizzare realmente il potenziale dell’Appennino reggiano. Ringrazio tutti coloro che contribuiscono a mantenere viva la nostra montagna”.