mercoledì, Marzo 5, 2025
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Ustica, la procura di Roma chiede l’archiviazione dell’ultima inchiesta. Commenti di Bonfietti e Lepore

(Sesto Potere) – Bologna – 5 maggio 2025 – Il quotidiano La Repubblica ha pubblicato oggi la notizia della richiesta della Procura di Roma di archiviazione per la indagine sulla tragedia di Ustica aperta nel 2008 dopo le dichiarazione del Presidente Cossiga che indicava aerei francesi come responsabili dell’abbattimento del DC9 Itavia. Secondo il quotidiano i pm hanno ricostruito “lo scenario di una battaglia aerea” ma senza riuscire a “identificare la nazionalità dei caccia, in assetto da guerra, che quella sera volavano nei cieli di Ustica”.

Daria Bonfietti, presidente dell’Associazione parenti delle 81 vittime della strage di Ustica del 27 giugno 1980, commenta “con grande dolore e delusione” questo indirizzo dei magistrati esprimendo profondo dolore “per i nostri morti che non hanno ancora avuto completa giustizia e delusione per i tanti anni di indagini e sforzi di magistratura e avvocati che non hanno ancora potuto portare alla completa verità”.

La stessa Daria Bonfietti commenta con amarezza la mancata “collaborazione degli Stati amici e alleati, che avevano aerei da guerra nella vicinanza del DC9 Itavia nella tragica notte del 27 giugno 80″ all’indagine della Procura di Roma”, ma annuncia che non verrà meno “anche dopo tanti anni” l’impegno della Associazione dei parenti della vittime della strage di Ustica che chiede “di avere ancora al suo fianco tutte le forze democratiche del Paese. È necessario che la Repubblica italiana continui a pretendere collaborazione da tutti gli Stati amici e alleati per la propria dignità nazionale e per dare giustizia e verità alle Vittime della Strage di Ustica”.

“Mi unisco ai sentimenti di amarezza e delusione che in queste ore stanno vivendo i familiari delle vittime della Strage di Ustica, di fronte alla richiesta della Procura di Roma di archiviare l’inchiesta. Un’inchiesta che conferma lo scenario della battaglia aerea e che, pur dopo decine di richieste di rogatoria internazionale, deve fare i conti con un altro muro di gomma, fatto di risposte parziali, mancate o contraddittorie. Credo che in questo momento la nostra comunità, da Bologna, debba far sentire la propria voce forte nel chiedere che questa terribile Strage, che ha strappato alla vita 81 civili innocenti, non resti senza colpevoli e, soprattutto, senza la speranza di individuarli. È chiaro che in un contesto di tali proporzioni è impensabile che una Procura della Repubblica, da sola, seppur in presenza di un meritorio e scrupoloso lavoro di indagine, possa arrivare dove i governi alleati, compreso il nostro, non vogliono arrivare: dire ai propri cittadini cosa è accaduto quella notte”: la dichiarazione del sindaco di Bologna Matteo Lepore.

“Sposiamo le parole del Presidente Mattarella che nell’anniversario della Strage ha ribadito come la “Repubblica non si stancherà di continuare a cercare e chiedere collaborazione anche ai Paesi amici per ricomporre pienamente quel che avvenne”. La Repubblica siamo tutti noi, istituzioni, Comuni, cittadini. Come tali non ci fermeremo di fronte a questa archiviazione; proprio quanto emerge dalle indagini dovrebbe dare ancora più forza per andare avanti, per chiedere che sia fatta piena verità e finalmente giustizia. Valuteremo accanto ai familiari le prossime iniziative comuni.”: conclude il sindaco di Bologna Matteo Lepore.