(Sesto Potere) – Cesena – 2 novembre 2024 – Dal 2022 al 2024 il lavoro della Stazione Unica Appaltante dell’Unione dei Comuni Valle del Savio è raddoppiato passando da 21 gare aggiudicate per l’intero territorio di Vallata (comuni di Cesena, Bagno di Romagna, Mercato Saraceno, Montiano, Sarsina e Verghereto) pari a 20 milioni di euro, alle 33 gare del 2023 pari a 55 milioni di euro.
Una mole di lavoro che coinvolge direttamente anche i settori comunali che, di fatto, ha inizio con la fase di programmazione delle opere pubbliche e dei servizi, a cui segue la progettazione delle stesse con relativi affidamento e aggiudicazione (a cura del SUA) per approdare all’esecuzione dei lavori e dunque all’avvio dei rispettivi cantieri e prestazioni.
Migliore gestione delle gare pubbliche e sviluppo del territorio.
Nel corso del 2022 per l’Unione dei Comuni Valle del Savio sono state 21 le gare pubblicate per un totale di 20 milioni di euro. Il 2023 è stato senza ombra di dubbio un anno straordinario caratterizzato dalla stagione PNRR: sono infatti 33 le gare (oltre 55 milioni di euro). In relazione al 2024 si registrano 20 gare complessive, pari a 23 milioni di euro. Complessivamente il triennio restituisce 74 gare pubbliche (di cui 23 relative a servizi) per un totale di 98 milioni di euro. Come previsto dalla normativa è stata garantita la digitalizzazione dell’intero ciclo di vita dei contratti pubblici gestendo le fasi di programmazione, pubblicazione, affidamento mediante piattaforme di approvvigionamento digitale certificate.
Che cos’è la Stazione Unica Appaltante?
Le stazioni uniche appaltanti sono state istituite per assicurare trasparenza, regolarità ed economicità nella gestione dei contratti. Il loro compito è curare, per conto degli enti convenzionati, l’aggiudicazione dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture. In qualità di centrale di committenza la SUA aggiudica appalti o accordi quadro per lavori, forniture o servizi destinati ad altri soggetti pubblici con scopi di programmazione, razionalizzazione delle procedure di gara e di contenimento della spesa pubblica.
Criterio di aggiudicazione miglior rapporto qualità/prezzo e massima attenzione alle politiche contrattuali
Nel periodo gennaio 2022 – ottobre 2024 le politiche contrattuali dell’Ente si sono sempre più orientate, nella scelta del contraente, alle procedure ordinarie di gara ove qualsiasi operatore economico interessato può presentare un’offerta in risposta a un bando pubblico/avviso di indizione di gara, permettendo l’apertura alla totalità delle ditte presenti sul mercato. Il criterio di aggiudicazione è stato, per la maggior parte delle procedure, quello del miglior rapporto qualità/prezzo.
Nei documenti di gara, e nella fase di selezione delle offerte, si è privilegiata l’offerta economicamente più vantaggiosa-criterio miglior rapporto qualità/prezzo come criterio di scelta del contraente rispetto al criterio del massimo ribasso, con una forte predominanza/peso dell’elemento qualità rispetto all’elemento prezzo, che permette di premiare le offerte soprattutto dal punto di vista tecnico-qualitativo. Le tempistiche dei procedimenti di aggiudicazione svolti nel triennio dimostrano che l’utilizzo di procedure di gara aperte a tutti ed il criterio del miglior rapporto qualità prezzo hanno perseguito la realizzazione del principio di risultato, colonna portante dell’intero sistema normativo che regola le gare pubbliche, limitando anche il rischio di procedure deserte.
Un importante aspetto da sottolineare oltre allo svolgimento di gare ordinarie con criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa – miglior rapporto qualità/prezzo, è rappresentato dalla puntuale disciplina di gara consistente nel divieto di ribasso, nell’elemento prezzo, dei costi della manodopera. Questo puntuale presidio già in fase di gara previsto dalla normativa è volto a garantire che il ribasso delle offerte economiche non incida negativamente sull’equilibrio contrattuale con presumibili conseguenze sulla condizione dei lavoratori. Si è quindi disciplinato, come previsto dall’evoluzione normativa, l’esclusione del costo della manodopera dai ribassi, dando a questo elemento la stesso trattamento nella procedura telematica del costo oneri per la sicurezza, anch’esso posto al riparo da ribassi non giustificabili.
I costi della manodopera presentati dai partecipanti sono sempre stati sottoposti ad una valutazione di congruità da parte della stazione appaltante, anche al di fuori delle ipotesi di anomalia delle offerte. La verifica della congruità si riferisce all’incidenza della manodopera relativa allo specifico intervento realizzato. Particolare attenzione è stata posta, inoltre, alla gestione e supporto dei controlli inerenti le dichiarazioni e certificazioni in fase di gara.
Particolare importanza è stata riservata all’applicazione delle clausole sociali predisponendo nei documenti di gara e nei contratti, clausole volte a salvaguardare: il riassorbimento del personale impiegato dall’appaltatore uscente, garantendo stabilità occupazionale; l’obbligo di applicare il contratto collettivo più rappresentativo a livello nazionale a tutti i dipendenti impiegati nell’esecuzione o contratto equivalente che garantisca analoghe tutele. Inoltre nelle procedure di gara PNRR le clausole sociali hanno riguardato: pari opportunità generazionali, di genere e di inclusione lavorativa per le persone con disabilità. Vengono poste in essere attività dirette al controllo circa l’effettività delle misure volte all’integrazione lavorativa e sociale delle fasce più deboli. In sede di ammissione delle ditte viene anche verificata la dichiarazione del legale rappresentante di essere in regola con le norme che disciplinano il diritto al lavoro dei disabili.
Livello di qualificazione delle stazioni uniche appaltanti rilasciato da ANAC.
La qualificazione delle stazioni appaltanti attesta la loro capacità di gestire direttamente, secondo criteri di qualità, efficienza e professionalizzazione, e nel rispetto dei principi di economicità, efficacia, tempestività e correttezza, le attività che caratterizzano il processo di acquisizione di un bene, di un servizio o di un lavoro e riguarda ed in particolare l’affidamento delle procedure.
Il nuovo codice dei contratti istituisce presso l’ANAC, che ne assicura la gestione e la pubblicità, un elenco delle stazioni appaltanti qualificate.
È quindi l’ANAC a rilasciare la qualificazione articolata su tre livelli. A seconda del possesso di determinati requisiti quali la presenza nella struttura organizzativa di dipendenti con competenze specifiche un sistema di aggiornamento e formazione del personale; numero di gare svolte nel quinquennio precedente la domanda di qualificazione.
Il punteggio assegnato alla SUA Unione Valle del Savio riguarda i seguenti livelli di qualificazione:
– livello L1 che consente lo svolgimento delle procedure di affidamento per appalti di lavori senza limiti; di importo;
– livello SF1 che consente lo svolgimento delle procedure di affidamento per appalti di servizi e forniture senza limiti di importo;
La qualificazione acquisita ha validità fino al 30/06/2025. Il punteggio di qualificazione sarà poi aggiornato da ANAC ogni due anni