(Sesto Potere) – Bologna, 16 febbraio 2024 – L’Università di Bologna conferma la sua forte attrattività a livello nazionale e internazionale e il suo ruolo di grande Ateneo pubblico, aperto, inclusivo e fortemente competitivo a livello internazionale. I numeri delle immatricolazioni per l’anno accademico 2023/2024 sono infatti in linea con quelli dello scorso anno e fanno registrare aumenti significativi sul fronte degli studenti internazionali e dei corsi di laurea magistrali.
“Questi numeri restituiscono l’immagine di un Ateneo solido e aperto, che punta sulla qualità della didattica e sul diritto allo studio: lo confermano non solo i numeri in crescita delle lauree magistrali e degli studenti internazionali, ma anche l’aumento del numero dei laureati e il calo degli abbandoni”, commenta il Rettore Giovanni Molari (nella foto). “Continueremo a impegnarci fortemente su questi temi anche guardando alle iscrizioni al prossimo anno accademico: la scelta che abbiamo fatto è stata infatti di accettare solo i TOLC in presenza per l’accesso ai corsi a numero programmato. Questo perché la nostra convinzione, evidenziata dai dati, è che i TOLC@casa, introdotti eccezionalmente durante la pandemia ma conservati anche successivamente e tuttora accettati da molti Atenei, non garantiscano pienamente né la qualità né l’equità della selezione. Ringrazio il CISIA per aver accolto la nostra reiterata sollecitazione a fornire una doppia graduatoria che ci permette finalmente di distinguere fra TOLC svolti a distanza o in presenza, e dunque di effettuare una scelta pienamente rispettosa del merito e dell’equità di trattamento”.
Nel dettaglio, le nuove iscrizioni all’Alma Mater per l’anno accademico 2023/2024 sono ad oggi circa 26.000 rispetto alle circa 26.300 dell’ultimo anno accademico; a ciò si aggiungono circa 700 immatricolazioni di studenti internazionali in corso di perfezionamento.
Aumentano del 3%, arrivando a sfiorare quota 9.000, le immatricolazioni ai corsi di laurea magistrale, mentre restano sostanzialmente stabili i nuovi scritti ai corsi di laurea triennali e ai corsi di laurea magistrali a ciclo unico. Rispetto alla distribuzione nei Campus, sono stabili le sedi di Bologna (-3%), Ravenna (+3%) e Cesena (-3%), in leggero calo Rimini (-8%) e in forte aumento Forlì (+16%).
Rispetto allo scorso anno, si registra un calo dei nuovi iscritti in arrivo delle regioni del Sud Italia (-15%), compatibile con l’aumento diffuso delle immatricolazioni negli Atenei del Meridione, mentre aumentano i nuovi iscritti in arrivo da Bologna e provincia e dall’Emilia-Romagna.
Continuano ad aumentare in modo significativo gli studenti internazionali: se l’anno scorso crescevano del 7%, quest’anno si registra un ulteriore +11%. Molto rilevante, in particolare, il dato legato ai nuovi iscritti in arrivo dall’Iran: lo scorso anno erano cresciuti del 64% e quest’anno crescono ancora del 70%. Non solo: tra questi nuovi iscritti iraniani un’ampia maggioranza, il 62%, è composta da studentesse.
Sempre sul fronte internazionale, aumenti significativi si registrano anche per gli immatricolati in arrivo dalla Cina (+23%), dalla Turchia (+24%) e dalla Russia (+24%).
A conferma della forte attrattività a livello nazionale e internazionale dell’Università di Bologna, continuano ad aumentare anche i numeri delle domande di iscrizione – circa 84.000, in crescita del 3% rispetto allo scorso anno – così come il numero dei candidati alle prove di ammissione, che fa segnare un +2% (quasi 60.000 in numeri assoluti).
Altro dato da segnalare è quello delle studentesse dell’Alma Mater che scelgono di iscriversi a corsi di laurea di ambito STEM, ossia tecnologici, ingegneristici e matematici.
Quest’anno le nuove iscritte ai corsi di laurea e ai corsi di laurea magistrali a ciclo unico sono state 1.629, in aumento del 6% rispetto allo scorso anno, mentre nei corsi di laurea magistrale sono state 1.350, in aumento del 7%.
Guardando poi oltre ai nuovi iscritti, torna a crescere il numero dei laureati, che nel 2023 sono stati quasi 20.000 (+4%) e diminuisce del 2% il numero degli studenti che abbandonano gli studi.
Infine, sul fronte del diritto allo studio – da sempre una priorità dell’Alma Mater – prosegue il trend di crescita delle studentesse e degli studenti che beneficiano di una riduzione o dell’esonero totale delle tasse di iscrizione. In particolare, gli iscritti con un ISEE fino a 45.000 euro, che possono usufruire di forti riduzioni nelle contribuzioni studentesche, arrivano a toccare il 58,4% del totale. Tra questi sono 25.652 gli iscritti che quest’anno hanno potuto beneficiare dell’esonero totale dei contributi studenteschi, in crescita del 9% rispetto all’anno accademico 2021/2022.