mercoledì, Ottobre 22, 2025
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UniBo, al via gli eventi autunnali della rassegna “Classici antichi e nuovi: i saperi dell’Alma Mater”

(Sesto Potere) – Bologna, 22 ottobre 2025 – Al via gli eventi autunnali della rassegna “Classici antichi e nuovi: i saperi dell’Alma Mater”: cinque appuntamenti, dal 23 ottobre all’11 dicembre, in cui il pubblico assisterà a un dialogo fra tradizione e innovazione su temi universali che connettono le epoche, ispirano creatività e innovazione e permettono di apprezzare la bellezza e la maestria artistica che resistono alla prova del tempo.

Siamo davvero noi a usare la tecnologia, o è la tecnologia a usare noi? All’interazione tra uomo e macchina è dedicato “Ritorno al futuro: dialoghi virtuali con personaggi storici”, in scena alle 21 di giovedì 23 ottobre, spettacolo curato dai Dipartimenti di Psicologia, Informatica Scienza e Ingegneria, Scienze dell’Educazione “Giovanni Maria Bertin” e Ingegneria industriale. Il DAMSLab sarà teatro di un percorso che intreccia storia, scienza e comicità, mescolando divulgazione, narrazione e interazione col pubblico. Non una lezione frontale, non una conferenza e nemmeno una semplice lettura ma un gioco intelligente e ironico in cui donne e uomini raccontano le macchine e viceversa.

Come si è evoluto il rapporto tra medico e paziente? Se ne parlerà alle 20.30 di giovedì 13 novembre al Teatro Mazzacorati 1763, durante lo spettacolo “La visita medica attraverso i secoli”, a cura del Dipartimento di Scienze mediche e chirurgiche. Un viaggio storico in chiave ironica per esplorare l’evoluzione della scienza medica e i cambiamenti filosofici-concettuali legati alla figura del medico, alla visione della malattia e al rapporto medico-paziente attraverso i secoli. Ogni epoca prenderà vita sul palco attraverso l’incontro tra un medico e un paziente, che incarnano credenze, scoperte, difficoltà e incomprensioni di un tempo. Divulgazione, comicità e storia si mescolano per ricordare che la medicina non è mai stata solo scienza ma anche, e soprattutto, incontro tra persone.

“Oltre i Classici: miti e cosmogonie nelle culture dei nativi americani” è l’appuntamento in programma alle 18 di giovedì 20 novembre, al Teatro del Baraccano. Curato dal Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture moderne, l’evento trae origine dalle tradizioni indigene, a lungo negate e oggi al centro di una vera e propria “risorgenza indigena”. La messa in scena teatrale intende aprire una riflessione sulle origini orali dei miti, ricordando che essi non sono fissi, bensì fluidi, e che rispondono all’hic et nunc del narratore, dell’ascoltatore e del luogo in cui sono rievocati. Il mito non è soltanto un testo, ma un atto linguistico, dotato di un valore pragmatico: situato nel passato, esso deve parlare al presente e al futuro. Previste, a partire dalle 15.30, una tavola rotonda e la presentazione della piece teatrale.

“Tra sinapsi e pensiero: come l’io controlla il suo cervello” è il titolo del penultimo appuntamento, a cura dei Dipartimenti di Scienze Biomediche e Neuromotorie e di Filosofia, in calendario alle 20.30 di giovedì 27 novembre al DAMSLab. Uno spettacolo che intreccia scienza e teatro per dare voce al cervello e agli enigmi che si nascondono dietro le quinte del suo pensiero. Attraverso brevi quadri teatrali, le malattie neurologiche prenderanno forma e parola, raccontando dall’interno le loro distorsioni dello spazio, del tempo e della volontà. Ogni episodio sarà introdotto da una riflessione scientifica, che guiderà il pubblico nel comprendere cosa accade quando le sinapsi si inceppano, e si concluderà con uno sguardo filosofico per cercare di ricomporre la frattura tra mente e materia.

A chiudere la rassegna, giovedì 11 dicembre nell’Aula Absidale di Santa Lucia, lo spettacolo “Frankenstein 2.0 Plasmare la vita tra imprevisti e probabilità”, curato dai dipartimenti di Farmacia e Biotecnologie e di Chimica Industriale “Toso Montanari”, con la collaborazione dei dipartimenti di Chimica “Giacomo Ciamician”, Scienze per la qualità della vita, Scienze biologiche, geologiche e ambientali, Fisica e Astronomia, Matematica, Scienze biomediche e neuromotorie, delle Arti. Fino a che punto l’essere umano può e deve spingersi nell’alterare, modificare, generare la vita? Partendo dall’opera di Mary Shelley, attraverso il teatro e il dialogo interdisciplinare, saranno esplorati i temi della manipolazione e modifica della vita attraverso la scienza e i derivanti progressi, le possibili conseguenze, gli eventuali rischi per gli esseri umani e l’ambiente.