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Tuttofood by Fiere di Parma, nel 2025 turismo eno-gastronomico salito a 9 miliardi di euro

Milano – 8 maggio 2025 – Nei primi quattro mesi del 2025 il valore del turismo enogastronomico è salito a 9 miliardi di euro, con il cibo che rappresenta la prima voce di spesa delle vacanze in Italia, oltre alla motivazione principale per la scelta del Belpaese come luogo di villeggiatura.

Questa è la stima di Coldiretti/Terranostra Campagna Amica diffusa in occasione del convegno “Campagna e città. Cucina italiana e turismo” organizzato nello stand Coldiretti a Tuttofood 2025, dal 5 all’8 maggio a Rho Fiera Milan, completamente ridisegnato da Fiere di Parma

All’iniziativa hanno preso parte la Presidente di Terranostra Campagna Amica Dominga Cotarella, Alessandro Apolito (Capo servizio tecnico e Capo area innovazione e digitalizzazione Coldiretti), Carmelo Troccoli (Direttore Generale Fondazione Campagna Amica), Luciano Sbraga (vice Direttore Generale Fipe), Maddalena Fossati (Direttrice La Cucina Italiana), Eleonora Cozzella (Direttrice Il Gusto), Alessandro Negrini (Chef Aimo e Nadia), Luca Cammarata (Imprenditore agricolo, azienda agricola biologica Cammarata), Gianni Tarabini (Chef agriturismo La Fiorida, stella verde Michelin), Marco De Matteis (Filiera Pasta/Filiera Italia – Amministratore delegato De Matteis Agroalimentare Pasta Armando.

Boom turismo enogastronomico: conferme da Pasqua e ponti di primavera

I risultati di inizio anno e soprattutto dei ponti di Primavera, dalla Pasqua fino al 1° maggio, confermano quanto il patrimonio enogastronomico sia centrale nell’esperienza della vacanza Made in Italy. Questo tesoro culturale – ricorda Coldiretti –, diffuso capillarmente su tutto il territorio nazionale, rappresenta un pilastro fondamentale per lo sviluppo economico e occupazionale del Paese. E proprio dalla valorizzazione delle tradizioni culinarie locali derivano molte delle opportunità di crescita del comparto turistico.

Agriturismi, strade del vino e prodotti Tipici: l’offerta enogastronomica italiana

A confermare il boom del turismo enogastronomico contribuiscono migliaia di iniziative locali: dalle sagre paesane alle strade del vino, fino a una rete di oltre 26.000 agriturismi che offrono esperienze autentiche legate alla cucina del territorio, oltre che ai vari settori, dall’enoturismo, al birraturismo, dall’oleoturismo al turismo dei formaggi.

Un contributo decisivo all’affermazione dell’Italia come leader mondiale nella cucina tradizionale viene, infatti, da un’agricoltura tra le più sostenibili d’Europa. Il Paese vanta 328 specialità Dop/Igp/Stg riconosciute, 529 vini Dop/Igp, 5547 prodotti alimentari tradizionali e Campagna Amica: la più ampia rete dei mercati di vendita diretta degli agricoltori.

I suoi 400 agricoltori custodi offrono inoltre ai turisti la possibilità di scoprire ben 1.500 “sigilli” della biodiversità agricola: prodotti rari e antichi, spesso salvati dall’estinzione e riportati sulle tavole grazie all’impegno del mondo agricolo.

Cucina Italiana Patrimonio UNESCO: sostegno dell’81% degli italiani

Questo straordinario patrimonio gastronomico è oggi protagonista di una candidatura per l’inserimento nella Lista del Patrimonio culturale immateriale dell’umanità dell’Unesco, a conferma del suo valore identitario e culturale. Un’iniziativa che trova convinto l’81% degli italiani che la ritiene utile alla valorizzazione della cucina nazionale, secondo l’indagine di Notosondaggi a marzo 2025.

Terranostra: filiera Corta e biodiversità, chiavi per turismo autentico

Il cibo e la cucina sono più che mai il filo conduttore che lega e fa dialogare città e campagna, produttori e consumatori, uniti da un linguaggio universale: l’agricoltura di qualità – ha sottolineato Dominga Cotarella, presidente di Terranostra –. Ogni piatto racconta tradizioni, storie, identità. La filiera corta, i prodotti a km 0, stagionali, le espressioni della biodiversità, le denominazioni d’origine, l’accoglienza nelle aziende agricole, rappresentano territori e persone, che valorizzano la nostra agricoltura e connotano di autenticità il nostro turismo”.

Fonte notizia Coldiretti.it