(Sesto Potere) – Milano – 1° febbraio 2024 – Dopo un anno eccellente per il turismo italiano, che, secondo i dati dei primi 11 mesi del 2023, ha registrato 118,2 milioni di arrivi e 397,5 milioni di presenze (+5,4% e +0,7% allo stesso periodo del 2022; fonte Istat), e dalle stime pubblicate a inizio gennaio da Assoturismo-Confesercenti), sull’anno turistico 2023, che contano 445,3 milioni di presenze nelle strutture ricettive nazionali (+8,1% rispetto al 2022, con sorpasso sul 2019), BIT – Borsa Internazionale del Turismo si prepara ad aprire le porte della sua 44esima edizione per fornire gli aggiornamenti dell’offerta e delle statistiche del settore più aggiornate.
Organizzato da Fiera Milano, l’evento, progettato per coinvolgere e soddisfare sia i viaggiatori che gli operatori del settore, è in programma presso l’Allianz MiCo di Milano da domenica 4 a martedì 6 febbraio e apre le porte a più di 1.100 espositori provenienti da 66 Paesi, che incontreranno i top buyer altamente profilati presenti in Fiera, sia nazionali che internazionali, provenienti principalmente da Europa (44%), Nord America (14%), Asia (14%), Centro e Sud America (11%) e Medio Oriente (8%).
Le tendenze
Come conferma l’Osservatorio BIT a partire dagli ultimi dati UNWTO, il panorama internazionale è in fermento, con numeri relativi ai viaggi internazionali che hanno toccato l’1,29 miliardi nel 2023, segnando un notevole aumento rispetto al 2022.
In un tale contesto, in cui l’Europa si conferma prima meta di viaggio per i turisti internazionali (700 milioni di arrivi, pari al 54% del totale), anche l’Italia è ben posizionata, con dati del 2023 in netta crescita. Nel Bel Paese, nei primi 11 mesi dell’anno (dati ISTAT, 2024), si registrano, infatti, 118,2 milioni di arrivi e 397,5 milioni di presenze (rispettivamente +5,4% e +0,7% sul 2022, stesso periodo), con un incremento significativo del tasso di internazionalizzazione. A confermare quest’ultimo dato, subentrano i numeri registrati nel 2023 da Assoareoporti, che segnala 183 milioni di passeggeri, di cui il 65,6% stranieri (cresce al +29% il traffico internazionale).
L’Italia si conferma meta più desiderata, soprattutto dal segmento altospendente, anche secondo Euromonitor International (2023) che inserisce Roma (7° posto) e Milano (13°) tra le prime 15 Top Travel Destination nella classifica del Top 100 City Destination Index.
Focus Italia: spesa e ricettività
Secondo elaborazioni dell’Osservatorio BIT su dati Bocconi/STR 2024 è il settore alberghiero a salire sul podio in Italia per crescita dei volumi in termini di redditività, con un RevPAR del 20% in più rispetto al 2022. Spicca in particolare il segmento del lusso, con hotel a 5stelle e 5stelle lusso che hanno registrato un aumento del 15% sul fatturato del 2022 e addirittura un +5% rispetto al 2019 (Thrends, 2024).
Sul fronte outgoing, il turismo organizzato registra una forte crescita rispetto al 2022, chiudendo il 2023 con un fatturato stimato di circa 6,5 miliardi di euro (ASTOI, 2024, +40 % sul ‘22), superando così le performance del 2019.
Ad esso fa eco il comparto del Mice, che a livello globale, riscontra un sentiment ottimista da parte degli operatori del settore, con un 67% che indica un aumento dei budget per riunioni ed eventi aziendali (Global Meetings and Events Forecast 2024, ricerca di American Express GBT Meetings & Events)
Uno sguardo sui trend di viaggio: l’Italia verso il 2024
Il panorama turistico in Italia si configura dinamico e profondamente influenzato dalle nuove esigenze dei viaggiatori, sempre più orientati ad esperienze sostenibili, autentiche, che procurino benessere fisico e mentale, oltre che personalizzate.
Il rapporto “qualità-prezzo” rimane un fattore chiave per i viaggiatori italiani, che scelgono la destinazione principalmente in base al costo del volo (40%) e dell’hotel (28%) (Skyscanner, 2024), ma a determinare le vacanze sono anche la destagionalizzazione e il trend del “coolcationing”, fusione delle parole “cool” (fresco) e “vacationing” (vacanze), che indica la tendenza a viaggiare optando per destinazioni dai climi più miti e freschi, per sfuggire ai nuovi caldi estivi. Trend già riscontrati durante lo scorso anno, quando sono state predilette mete più temperate per l’estate, come Svizzera e Nord Europa, o mesi “spalla”, come settembre o ottobre, per le vacanze nel Mediterraneo. (Forbes, 2023; Booking.com, 2024).
Il concetto di “benessere” in vacanza diventa forza trainante in Italia e nel mondo, contribuendo in modo significativo alla “wellness economy” globale. Stimata a 6,5 trilioni di dollari USA nel 2022, con previsioni di crescita a 8,5 trilioni entro i prossimi 5 anni, in Italia genera un flusso di 16 miliardi di dollari USA, di cui 3,4 miliardi destinati a strutture termali e spa, consolidando la posizione del Bel Paese quale polo per il turismo benessere (Global Wellness Economy Monitor)
Parallelamente, va crescendo l’interesse per il turismo outdoor, slow e “delle origini”, sulla scia diuna diffusa tendenza a rifuggire dal mainstream e dall’overtourism. I viaggiatori, dunque, scelgono mete meno note, con proposte immersive, a contatto con la natura o con le tradizioni locali.
Il soggiorno in camping e villaggi turistici ha conquistato i vacanzieri già dallo scorso anno, con un aumento del 9% negli arrivi e del 16% nelle presenze in Italia; tendenza che si prevede stabile anche nel 2024, sottolineando la richiesta di esperienze immersive e connesse con l’ambiente. (Istat, 2023)
A ciò si unisce la volontà di riscoprire la storia e le tradizioni dei luoghi visitati, ritornare alle “origini”, unendo la componente culturale a quella enogastronomica, la cui proposta è determinante per i viaggiatori che esprimono l’esigenza di entrare in contatto con le abitudini e le peculiarità di una meta: la componente esperienziale rappresenta ormai il 57% della spesa dell’intera industria del lusso (Altagamma, 2023).
E’ la personalizzazione, quindi, a fare da catalizzatore per il turismo oggi: la ricerca di destinazioni, attività ed esperienze che rispecchiano il proprio stile di vita ed i propri valori, per le quali la disposizione a spendere è maggiore, conferma la continua crescita del valore economico delle “nicchie”: enogastronomia, ecoturismo, turismo avventura, turismo culturale, turismo musicale, turismo LGBTQ+.
Del resto, il pubblico di viaggiatori è ampio e vario, in termini di età e stilli di vita; dalla Gen X fino ai cosiddetti Longennials, che, con disponibilità di tempo ed economica e più interessati a viaggiare rispetto al passato, contribuiscono a movimentare il mercato, spostandosi fuori stagione e ricercando servizi ad hoc ed esperienze nuove (Eurostat 2023).
In tale contesto anche i grandi eventi assumono un ruolo centrale: concerti ed eventi sportivi, dal Superbowl, alle Olimpiadi di Parigi, fino agli show di popstar internazionali, segnano per le destinazioni interessate livelli di occupancy più alti del 70%-80% rispetto alla media (Lighthouse, 2024); aumentando la booking window (il 57% dei viaggiatori prenota con almeno 2 mesi di anticipo) e la willingess to pay (il 31% aumenta il proprio budget pur di essere presente).
Non da ultimo la sostenibilità non può che rimane al centro del dibattito. Il 60% dei viaggiatori italiani tiene conto dell’aspetto ambientale nella scelta delle destinazioni, indicando una crescente consapevolezza (Fondazione Univerde, 2023)