(Sesto Potere) – Forlì-Cesena, 20 febbraio – “Da mesi denunciamo come questo governo, che dal suo insediamento ha soltanto preso tempo sul tema delle concessioni balneari, stia agendo non a favore dei piccoli imprenditori balneari ma a favore di grandi poteri economici che dispongono di risorse enormi per affrontare e vincere gare che non prevedano quei paletti e quelli protezioni che il governo dovrebbe
garantire con una riforma organica del settore a tutela dei cittadini, delle le piccole e micro imprese e degli enti locali. Nell’estate del 2022 il M5S aveva presentato un’ottima riforma, contenuta nel Ddl concorrenza, per rendere la Bolkestein una grande opportunità e disegnare il futuro delle nostre spiagge. Ma i partiti di destra invece che emanare i decreti attuativi hanno deciso di buttare tutto a mare senza poi fare
nulla, a parte una mappatura farsa che la commissione UE ha rispedito immediatamente al mittente e lasciando così soli i comuni costieri, costretti a muoversi in ordine sparso e ad affrontare una situazione molto delicata e complessa”: lo scrive in una nota il senatore del Movimento 5 Stelle Marco Croatti.
“Dal 31/12/2023 di fatto tutte le nostre spiagge sono senza concessionari e il futuro appare fosco, con ricorsi e contenziosi in arrivo e una costosa procedura di infrazione che Bruxelles è pronta ad avviare nei confronti dell’Italia. I rischi paventati dal sindaco di Rimini (“i grandi gruppi industriali potrebbero fare il pieno di concessioni balneari potendo contare su risorse economiche che le imprese familiari non hanno”) sono gli stessi che, da mesi, denunciamo in ogni sede, istituzionale e non. Se il governo Meloni non interverrà subito per dare al Paese una riforma delle concessioni demaniali che porti certezze, trasparenza e maggiori diritti per tutti, sarà chiaro l’obiettivo politico: una situazione di caos che avvantaggerà gli imprenditori e gli industriali più forti e potenti”: conclude la nota il senatore del Movimento 5 Stelle Marco Croatti.