venerdì, Settembre 12, 2025
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Truffe, in Romagna i cittadini vittime di  acquisti online andati a male e contratti telefonici mai richiesti. Studio Cisl

(Sesto Potere) – Forlì – 12. settembre 2025 – Il pericolo non arriva con un passamontagna, né si nasconde in un vicolo buio. In Romagna, l’inganno viaggia su fili invisibili, si nasconde dietro uno schermo o si insinua in una voce al telefono.

È questo il quadro, a tratti sconcertante, che emerge da un’ampia indagine condotta da Adiconsum su un vasto campione di 1.620 cittadini dell’Emilia-Romagna.

Di questi, ben 450 risiedono nelle province di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini. I dati raccontano una storia inattesa: se nel resto della regione a farla da padrone sono le truffe bancarie e i falsi investimenti, qui in Romagna i cittadini cadono vittime soprattutto di acquisti online andati a male e contratti telefonici mai richiesti. Due insidie che entrano direttamente nella vita quotidiana, mostrando quanto il fenomeno sia ormai radicato.

L’identikit di una vittima inaspettata

Chi sono le vittime di questi inganni? Non il profilo che ci aspetteremmo. L’indagine ci presenta una popolazione romagnola matura e prevalentemente maschile. Nel campione, il 62% è composto da uomini, il 37% da donne e l’1% non ha specificato il genere. L’età più rappresentata è quella tra i 51 e i 65 anni, seguita dalla fascia 36-50enni. Il livello di istruzione è medio-alto, con una prevalenza di diplomati e laureati. Per quanto riguarda la residenza, il 47% vive a Forlì-Cesena, il 27% a Rimini e il 26% a Ravenna, con la maggior parte degli intervistati residenti in pianura.Un identikit che descrive una comunità non certo sprovvista di strumenti per difendersi, eppure i numeri parlano chiaro: il 36% degli intervistati romagnoli dichiara di essere stato vittima di truffa almeno una volta. Per la maggior parte, si è trattato di un episodio singolo (74%), ma c’è un dato che preoccupa: il 12% ha subito tre o più truffe

.La reazione: “Mi affido a chi può aiutarmi”

Un tratto distintivo dei romagnoli è la reazione all’inganno. Il 94% di chi subisce una truffa non rimane a guardare: nel 23% dei casi le persone si sono rivolte subito alle Forze dell’Ordine, il 17% ha scelto di affidarsi alle associazioni di tutela dei consumatori e il 6% ha preferito rivolgersi a un avvocato. Segnali che mostrano come, di fronte all’inganno, molti cittadini cerchino punti di riferimento autorevoli e competenti per difendersi. È in questa direzione che si inseriscono anche le principali richieste emerse dall’indagine: più informazione, maggiore trasparenza nei contratti e strumenti di prevenzione efficaci.Non è un caso che la maggior parte delle persone (41,2%) ammetta che la causa principale delle truffe sia la mancanza di conoscenza, seguita dalla pressione costante delle telefonate commerciali (28%). Solo il 10% dei casi è dovuto alla voglia di guadagno facile.

Un paradosso e una speranza

Nonostante la voglia di reagire, la sensazione diffusa è quella di essere vulnerabili: il 63% dei romagnoli non si sente tutelato di fronte a truffe e raggiri. Ma è proprio qui che si nasconde un paradosso pieno di speranza: tra coloro che dichiarano di sentirsi protetti (il 37%), il 30% ha già subito una truffa. Questo suggerisce che l’esperienza negativa, pur dolorosa, ha portato a scoprire reti di sostegno e strumenti di difesa prima sconosciuti.Le richieste dei cittadini all’indagine di Adiconsum vanno tutte in una direzione precisa: maggiore informazione e trasparenza. Il 44% chiede campagne di sensibilizzazione e chiarezza nei contratti, mentre il 20% vorrebbe limitare le telefonate commerciali. C’è anche chi invoca sanzioni più severe (7%) e chi si rivolge direttamente alle banche, chiedendo sistemi più sicuri per proteggere i clienti (5%).

“Stop alle truffe”: Adiconsum e l’Arma dei Carabinieri scendono in campo

Per rispondere a questa chiara richiesta di tutela e informazione, Adiconsum Romagna, in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri, ha lanciato un’importante iniziativa: un ciclo di cinque incontri pubblici gratuiti in diverse città del territorio. 

Ogni appuntamento replicherà lo stesso programma, incentrato sull’interazione e sul confronto diretto. Sarà un’opportunità preziosa per ascoltare i consigli dei Carabinieri e porre domande aperte.

Calendario degli incontri “Stop alle truffe”

La partecipazione è libera e aperta a tutti.

Di seguito le date e le sedi degli incontri: