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Tredozio e Dovadola, costituita la Comunità energetica rinnovabile Val Montone-Val Tramazzo

(Sesto Potere) – Tredozio/Dovadola – 3 giugno 2024 – Negli scorsi giorni è stata costituita la Comunità Energetica Rinnovabile “Val Montone-Val Tramazzo”, d’intesa tra i Comuni di Tredozio e Dovadola, ACER, ASL della Romagna ed FMI.

La sede legale è stata stabilita presso il Comune di Tredozio e il CDA è costituito dai Sigg. Andrea Amadei (presidente), Milad Basir e Natacha Gentilini (consiglieri).

Il progetto di comunità energetica di basa sulla produzione di energie rinnovabili per fornire benefici ambientali, economici e sociali agli associati, sotto forma di autoconsumo di quanto prodotto in termini di energia rinnovabile, secondo i dettami della transizione energetica.

In pratica, scopo della CER è l’autoconsumo e dunque il contestuale utilizzo di quanto prodotto, anche grazie all’installazione di nuovi impianti per la generazione da fonti rinnovabili.

Gli incentivi che la CER riceverà, non avendo scopo di lucro, verranno interamente redistribuiti alla comunità energetica e assegnati ai propri soci o a servizi di comunità, scuole, strutture sanitarie e utilizzarli anche a contrasto della povertà energetica, in favore dei soggetti fragili che faticano a sostenere i costi delle bollette.

La comunità energetica avrà inoltre la possibilità di partecipare ai bandi regionali per la costruzione di nuovi impianti fotovoltaici, ad esempio sfruttando specifici fondi riservati ai comuni più piccoli, come appunto nel caso di Tredozio e Dovadola.

Fondamentale il supporto tecnico-amministrativo di FMI, che ha fornito la consulenza per la costituzione della CER e per la partecipazione al bando della Regione per lo sviluppo delle Comunità energetiche, grazie al quale è arrivato un contributo di 50mila euro a copertura del 90% spese iniziali previste, cui si aggiungerà a una quota marginale conferita dai due comuni partecipanti.

Nelle prossime settimane verrà compiuto l’iter per il riconoscimento formale dell’associazione, dopo di che la CER potrà aprirsi ai soggetti produttori e consumatori che vorranno farne parte, portando avanti anche studi di fattibilità volti all’ampliamento della rete di autoproduzione di energia.