(Sesto Potere) – Meldola/Forlimpopoli – 13 febbraio 2025 – I militari della Compagnia Carabinieri di Meldola hanno dato esecuzione all’ordinanza di misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal GIP del Tribunale di Forlì su richiesta della locale Procura della Repubblica, a carico di tre albanesi, da tempo residenti in provincia di Forlì-Cesena, ritenuti responsabili di concorso in “estorsione aggravata” e “lesioni personali aggravate”.
L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Forlì, è stata condotta dai carabinieri della Stazione di Forlimpopoli a seguito di un intervento effettuato la sera del 20 settembre 2024, quando un malconcio cittadino albanese fu soccorso, dapprima da un addetto alla vigilanza del centro commerciale Bennet di Forlimpopoli e successivamente dal personale sanitario e dai carabinieri della locale Stazione.
L’uomo ed un suo connazionale, subito dopo anch’egli soccorso da sanitari e carabinieri, nel pomeriggio precedente erano stati avvicinati da tre ulteriori connazionali che, minacciandoli, li avevano a forza prelevati e, privandoli della libertà personale per alcune ore, li avevano condotti, a bordo di un veicolo, in una località collinare tra Forlì e Castrocaro Terme. Qui, dopo averli fatti scendere dall’auto, li avevano malmenati con strumenti atti ad offendere, uno di loro era stato anche legato e minacciato di essere gettato in un pozzo.
Gli episodi di violenza erano stati compiuti poiché gli aggressori ritenevano i due responsabili di un furto in abitazione in danno di uno dei tre aggressori.
Questi ultimi, filmando l’intera scena con un telefonino, volevano ottenere la confessione del furto e la restituzione della refurtiva, in cambio della loro liberazione ovvero dietro minaccia di ulteriori ritorsioni.
I due aggrediti, dopo diverse ore dal forzato prelievo, sono stati poi condotti e liberati a Forlimpopoli, qui soccorsi e trasportati a mezzo autoambulanza presso l’ospedale di Forlì, ove medicati e dimessi con una decina di giorni di prognosi ciascuno.
Contestualmente all’esecuzione del provvedimento detentivo, a loro carico sono state eseguite delle perquisizioni nel corso delle quali è stato rinvenuto diverso materiale utile alle indagini, sottoposto a sequestro penale, che sarà oggetto di ulteriori approfondimenti, d’intesa con il sostituto Procuratore della Repubblica.
Al termine delle formalità di rito, i tre presunti responsabili sono stati sottoposti alla misura cautelare degli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni.