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Trasporti. Vignali (FI): “Si valuti la fusione tra Seat e Start Romagna alla luce dei disservizi registrati e sanzionati”

(Sesto Potere) – Bologna – 6 novembre 2025 – “La giunta regionale dell’Emilia-Romagna valuti l’efficacia della fusione delle aziende di trasporto pubblico locale alla luce dei disservizi registrati nei vari bacini provinciali di competenza di Seat e Start Romagna, e delle conseguenti sanzioni e riduzioni di corrispettivo applicate”. Con queste considerazioni Pietro Vignali (presidente del gruppo di Forza Italia, in foto) interroga la giunta per sapere quali sono le cause che hanno determinato i disservizi a cui si riferiscono le sanzioni e le riduzioni di corrispettivo, specificando per ciascun bacino e per ciascun anno le motivazioni prevalenti.

Vignali, illustrando i dati che ha ottenuto dagli uffici regionali su sanzioni e riduzioni di corrispettivi che le aziende di trasporto pubblico devono corrispondere alle agenzie di mobilità che ad esse affidano il servizio nei vari bacini provinciali dell’Emilia-Romagna, ha ricordato che: “Start Romagna in 8 anni ha subito più di 4,3 milioni di euro tra penali e riduzioni di corrispettivi per corse non effettuate ed altri disservizi” concludendo che “Anche questo dimostra che il servizio di trasporto pubblico erogato da questa azienda è deficitario”.

A tal riguardo il consigliere di Forza Italia chiede di verificare “l’opportunità di fusione tra Seta e Start Romagna e la prospettiva di creare un’unica azienda di trasporto pubblico per tutto il territorio regionale”.

Vignali ha poi ricordato: “Seta ha accumulato 2,2 milioni di euro di sanzioni con la seguente ripartizione indicativa: Modena 1.049.000 euro, Piacenza 614.502 euro, Reggio Emilia 627.051 euro. E Start Romagna ha accumulato 4,3 milioni di euro con la situazione peggiore è per il bacino di Forlì Cesena che ha accumulato tra il 2017 e il 2024 2.893.906 euro tra penali e riduzioni di corrispettivo stabilite dal contratto di servizio. A seguire Rimini con 1.042.364 euro (con una crescita degli addebiti negli ultimi anni), e Ravenna 244.573 euro. Tali sanzioni e riduzioni del corrispettivo sono stabiliti dai vari contratti di servizio che le aziende di trasporto pubblico hanno in corso con le varie Agenzie di mobilità emiliano-romagnole e sono applicate in conseguenza di disservizi ricorrenti”.

E Vignali infine chiede : “quali sono le eventuali misure correttive che la Regione, le Agenzie di mobilità, gli enti locali proprietari delle due aziende o comunque interessati al servizio e le due aziende stesse hanno intenzione di adottare per risolvere le criticità. In particolare se sono stati adottati o sono comunque allo studio: misure immediate per ridurre corse soppresse e ritardi sistematici, azioni per tutelare studenti, famiglie e utenti, interventi strutturali come revisione contrattuale e investimenti sul rinnovo parco mezzi e infrastrutture”.