(Sesto Potere) – Rimini – 21 ottobre 2025 – Tragedia sul lavoro, questa mattina a San Giovanni in Marignano, con un lavoratore che ha perso la vita a causa di una caduta dal tetto di un capannone.
I sindacati Cgil, Cisl e Uil della Provincia di Rimini esprimono profondo cordoglio e si stringono attorno alla famiglia del lavoratore e al contempo ribadiscono con “forza” che: “di fronte all’ennesima morte sul lavoro che colpisce la provincia non si può e non si deve morire per lavorare”.
Il drammatico bilancio degli infortuni nel territorio della Provincia di Rimini vede 3.475 denunce di infortunio nei primi otto mesi del 2025.
Secondo i sindacati una situazione “inaccettabile” che riflette una vera “emergenza”.
“La Provincia di Rimini ha già registrato una dimensione impressionante che, unita all’aumento delle malattie professionali, è il segnale che la sicurezza non è un elemento strutturale dei modelli organizzativi d’impresa, ma un obbligo formale spesso eluso”: spiegano Francesca Lilla Parco (della Cgil), Elena Fiero (di Cisl Romagna) e Michele Bertaccini (della Uil).
Le organizzazioni sindacali confederali richiedono: “un cambio di passo deciso” chiedendo alle Istituzioni e gli Enti preposti in Provincia di Rimini (Ausl, Ispettorato del Lavoro) di “garantire una presenza capillare e controlli più serrati ed efficaci sui luoghi di lavoro, con particolare attenzione ai settori dove si concentrano i rischi maggiori. È fondamentale che l’investimento in formazione dei lavoratori e dei datori di lavoro sia continuo, certificato e non si riduca a una mera formalità burocratica”.
“Sottolineiamo che la sicurezza non è un costo, ma un investimento sulla vita. Alle imprese, rivolgiamo l’appello più fermo: la sicurezza è la prima forma di responsabilità sociale e non può essere subordinata a logiche di massimo ribasso o di fretta produttiva. Per questo, chiediamo alle imprese il pieno rispetto delle normative e una cultura aziendale che metta la tutela della salute e dell’integrità fisica al primo posto”: aggiungono gli esponenti sindacali di Cgil, Cisl e Uil di Rimini.
“In questo momento di dolore” i sindacati ritengono “indispensabile e non più rinviabile la convocazione immediata di un Tavolo Territoriale sulla Sicurezza, riattivando e dando concretezza agli obiettivi previsti nell’ambito del Patto per il Lavoro e il Clima Regionale”.
“Chiediamo che si dia continuità e impulso all’operato di questi tavoli, andando oltre la semplice fase di monitoraggio. È necessario che questo organismo si riunisca per analizzare con urgenza le dinamiche infortunistiche locali e per definire un piano di intervento congiunto e straordinario che si traduca in azioni concrete e tempestive sui luoghi di lavoro. Chiediamo alla Prefettura di Rimini, alla Provincia e agli Enti Locali di assumere con immediatezza la responsabilità di convocare questo Tavolo, trasformando il cordoglio in azioni tangibili e coordinate”: concludono Francesca Lilla Parco (della Cgil), Elena Fiero (di Cisl Romagna) e Michele Bertaccini (della Uil).